Vaccini, code a Napoli: molti rifiutano l’Astrazeneca. Verdoliva: Convincere i cittadini, che fatica

72
in foto Ciro Verdoliva

Rallentamenti e code si stanno verificando in tutti gli hub vaccinali di Napoli. Oggi, apprende l’Ansa da fonti sanitarie, erano state convocate circa 3000 persone, un numero ampiamente smaltibile negli hub tra Mostra d’Oltremare, Fagianeria di Capodimonte e Stazione Marittima, ma moltissimi dei convocati hanno rifiutato la vaccinazione di Astrazeneca. I cittadini che hanno rifiutato la dose del vaccino sono rimasti nell’hub cercando di convincere i medici a somministrare altri tipi di vaccino, allungando in maniera molto ampia il tempo che di solito viene invece utilizzato per ogni vaccinando. Tempo che, quindi, ha causato un aumento di file all’esterno dei centri vaccinali: i cittadini vengono, infatti, convocati in blocchi calcolati per evitare file, ma il tentativo dei cittadini di convincere i vaccinatori a somministrare loro altri tipi di dosi ha allungato tutti i tempi. “Nonostante i nostri sforzi oggi siamo alle prese con l’intoppo Astrazeneca. Ogni cittadino trascorre dieci minuti a cercare di convincere il medico a somministrargli Pfizer. E se dopo un’anamnesi attenta il medico non vede le condizioni per cambiare il vaccino, ricominciano a cercare di convincerlo”, dice Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1, nello spiegare all’Ansa le code che si stanno verificando oggi ai centri vaccinali del capoiuogo campano, in particolare alla Mostra d’Oltremare. “La persona che entra – afferma Verdoliva, che e’ alla Mostra dove ci sono centinaia di persone in attesa – cerca di convincerci di avere le patologie che gli impongono di avere il vaccino Pfizer. Le patologie rischiose sono elencate con molta precisione, non e’ una scelta nostra ma di compatibilita’ che e’ stata studiata e approfondita nei laboratori – prosegue -. Quindi quando il nostro medico fa un’anamnesi approfondita di diversi minuti e poi dice al cittadini ‘mi dispiace non si puo’ cambiare vaccino’, ricomincia l’opera di convincimento. Di solito il colloquio pre-vaccino dura 3-4 minuti, oggi siamo passati a dieci minuti. Qui in Mostra abbiamo 27 box operativi, con Pfizer abbiamo fatto 4.800 vaccini con venti minuti di attesa per tutti, ha funzionato sempre tutto bene – conclude il dirigente sanitario -. Ora ho duemila persone in coda arrabbiate. Chiedo scusa a tutti di questi ritardi, non e’ giusto per i cittadini e per i nostro collaboratori”.