Vaccini, le guardie giurate del Cardarelli chiedono priorità

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In foto Giuseppe Alviti

Al Cardarelli di Napoli prime tensioni che sembrerebbe vedere in prima linea le guardie Particolari giurate che volevano essere vaccinate.
Tra gli operatori candidati a vaccinarsi per primi in questa iniziale fase della profilassi anti Covid c’è qualcuno che ci ripensa all’ultimo minuto posticipando la puntura. Prenotazioni che sfumano anche per altri motivi come l’impegno nei turni di lavoro ovvero il riposo a casa in un giorno di festa. Sta di fatto che le dosi una volta allestite e diluite per non essere sprecate devono essere somministrate subito. Al Cardarelli sia il 31 sia ieri alcune guardie giurate presenti si sono fatte avanti per fare una vaccinazione che sarebbe toccata anche a loro ma in coda alle priorità individuate dal programma aziendale. «Molti dei miei colleghi – avverte Giuseppe Alviti, leader dell’associazione guardie particolari giurate – hanno paura dell’infezione. Anche tra i nostri ci sono state vittime. Se c’è l’opportunità di certo non si tirano indietro ad effettuare subito la profilassi, anzi la reclamano. Siamo impiegati in prima linea, nei pronto soccorso, nei reparti Covid, con scarse protezioni per cui riteniamo essere una categoria prioritaria al pari delle altre.
In più in tempi non sospetti abbiamo chiesto di essere vaccinate al pari degli altri operatori che quotidianamente rischiano e combattono il virus assieme a medici e infermieri nei stessi luoghi spero che la paura non degeneri in rivolte dei poveri conclude Alviti.