Dove va la Chiesa di Francesco? Può la Misericordia parlare anche a chi non crede? Ormai prossimi al Giubileo indetto (a sorpresa) dal “papa venuto dall’altra parte del mondo”, saranno i protagonisti del nuovo corso post-ratzingeriano a rispondere ai grandi temi della morale e della fede nel ciclo “Il Giubileo di Francesco”, nuova trasmissione di Massimo Milone, responsabile di Rai Vaticano, inprogramma su Rai 1 da questo sabato, 31 ottobre, alle 11. A cadenza mensile, (Rai Italia la trasmetterà all’estero, in replica, la domenica successiva, nella rubrica “Cristianità”), il ciclo di incontri è inaugurato dal Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin. “Il Vangelo è una risposta alle domande più profonde del cuore dell’uomo, è ancora capace di dare senso e gioia agli uomini”, dice il Segretario di Stato al giornalista partenopeo. “Papa Francesco – prosegue Parolin – vuole arrivare fino ai più estremi confini della terra, laddove l’uomo soffre, piange, muore”. Non solo questioni dottrinali, il dialogo tra il porporato e Milone tocca anche i territori della geopolitica, da Mosca alla Cina. E a proposito degli Stati offlimits anche per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Parolin spiega: “Difficile sapere se si avvererà questo desiderio, ma Papa Francesco guarda con amore anche a queste due grandi realtà”. “Racconteremo il Giubileo non solo per i grandi eventi religiosi, ma per quelle opere di misericordia corporale e spirituale che, quotidianamente, spesso senza riflettori, la Chiesa realizza nel mondo. Racconteremo innanzitutto il dramma della povertà e delle solitudini, ma anche la speranza, cuore del Vangelo, oggi più che mai. E lo faremo facendo parlare i protagonisti. Gli uomini di Chiesa, ma anche la gente comune, chi crede e chi non crede”, spiega Milone. Nella prima puntata, “Il Giubileo di Francesco” tornerà a Lampedusa, prima tappa del Pontificato itinerante di Bergoglio, assurta a simbolo delle “periferie di tutto il mondo”. Qui prende forma concreta la Chiesa come “ospedale da campo” voluta dal papa: sacerdoti, religiose, volontari si danno da fare, silenziosamente, nell’accoglienza dei migranti sbarcati sull’isola in cerca di una vita migliore. Sempre nella prima puntata, una finestra su Assisi, la terra di san Francesco. Nel 2016 ricorrerà l’800esimo anniversario dell’indulgenza plenaria accordata dal Papa a tutti coloro che varcano la soglia della Porziuncola. “Qui la Misericordia significa innanzitutto perdono. Qui c’è sempre una porta aperta per attrarre un mondo sempre più lontano da Dio, ma sempre più alla ricerca del suo amore”, dice padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento. In ogni puntata, Rai Vaticano proporrà la memoria degli Anni Santi con immagini inedite dalla Teca, che a Borgo Sant’Angelo ricostruisce la storia dei Pontificati. E ancora altre storie, interviste a personaggi che racconteranno, in prima persona, cosa ha significato, nella loro vita, la Misericordia di Dio. Con un occhio all’Agenda degli appuntamenti giubilari, le indicazioni che il Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione, guidato da Monsignor Rino Fisichella, e la Diocesi di Roma, tramite il Vicario del Papa, il cardinale Agostino Vallini, offriranno ai milioni di pellegrini attesi nella Capitale per orientarsi all’interno del maestoso evento che sarà il Giubileo. L’apertura delle Porte Sante, i pellegrinaggi, le opere di misericordia: questi i momenti principali attorno ai quali, secondo la volontà di Francesco, l’Anno Santo dovrà portare i cristiani ad essere sempre più coscienti che la “Misericordia è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa”.