Verso le Comunali, la lista MO! presenta i 40 candidati: in testa la 25enne Sorrentino

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Entra nel vivo la campagna elettorale per il Comune di Napoli. La lista MO! è la prima a presentare, in una conferenza stampa, i 40 candidati al Consiglio comunale. La lista è aperta da Flavia Sorrentino, studentessa, 25 anni, portavoce nazionale del movimento meridionalista. Seguono, per agevolare gli elettori (c’è la doppia preferenza, un uomo e una donna), tutte le candidate in ordine alfabetico e poi tutti gli uomini, sempre in ordine alfabetico.

Presentare la lista con un mese d’anticipo rispetto alla scadenza di legge – ha spiegato Lucio Iavarone, coordinatore regionale di MO! – è una garanzia etica. E’ noto infatti che i maggiori problemi nascono proprio con i candidati dell’ultimo minuto. L’elenco con i 40 nomi della nostra lista sarà comunicato, per conoscenza e opportune valutazioni, alla presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi, al presidente dell’Autorità Anti Corruzione Raffaele Cantone e al Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone. Nel frattempo inizieremo la raccolta firme perché, è il caso di ricordare, sono i cittadini a chiedere ai candidati di presentarsi“. “La lista MO! – ha aggiunto il responsabile cittadino, Pierluigi Peperonisarà presente con il proprio simbolo anche in tutte le dieci Municipalità“. La lista MO! non è alla prima esperienza: alle elezioni regionali del 2015 si è presentata al di fuori degli schieramenti partitici nazionali raggiungendo l’1,4% tra gli elettori di Napoli.

In questa occasione – ha spiegato Flavia Sorrentinonon abbiamo dubbi nell’appoggiare il sindaco Luigi de Magistris, sia perché è persona libera da vincoli di partito, sia perché ha appoggiato con convinzione la nostra proposta di fare di Napoli una città Autonoma. Punti di forza del nostro programma sono la valorizzazione della nostra identità e della nostra economia attraverso, per esempio, incentivi al CompraSud con lo scontrino parlante, che mette in chiaro quali sono gli acquisti di prodotti della nostra terra”