Verso Sud, a Sorrento la seconda edizione del Forum: presentato il Libro Bianco 2023

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(foto dalla bacheca Twitter di The European House - Ambrosetti)

Si chiude il nuovo ciclo di lavoro del progetto “Verso Sud” attraverso il quale prosegue l’impegno nel costruire e rafforzare la nuova centralità del Sud Italia e del Mediterraneo Allargato in quanto macro-regione chiave per le principali sfide geoeconomiche e sociali, a rilevanza globale. Questo il focus che emerge dalla seconda edizione del Libro Bianco (libro bianco Verso Sud 2023) presentato durante l’edizione 2023 del Forum “Verso Sud” – La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo” – in programma il oggi e domani a Sorrento (Grand Hotel Excelsior Vittoria) realizzato da The European House – Ambrosetti con il patrocinio del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, e il sostegno di primari attori economico-finanziari del Paese come Intesa Sanpaolo, Ferrovie dello Stato, Philip Morris Italia, MSC Group, Adler Group, Edison, Mediocredito Centrale – Invitalia, Coldiretti.

Impegno di questa seconda edizione del Forum è quello di delineare e potenziare il ruolo strategico per il Sud Italia e i Paesi del Mediterraneo, riconoscendo e adottando il nuovo paradigma e l’agenda di sviluppo proposta dal Libro Bianco (per scaricare il Libro Bianco e i materiali a disposizione, visita il sito: https://www.ambrosetti.eu/scenario-sud/forum-verso-sud/ ).

Realizzato a partire da un’approfondita analisi socioeconomica, la nuova edizione del Libro Bianco identifica le principali potenzialità di sviluppo per il Sud Italia, in connessione con i Paesi del Mediterraneo, al fine di suggerire un indirizzo strategico che possa contribuire ad interpretare, affrontare e risolvere le principali sfide che adesso e in futuro coinvolgeranno l’Italia e l’Europa intera.

Si è così ampliata l’analisi già realizzata nel 2022, prendendo in considerazione 24 Key Performance Indicator (KPI), su un orizzonte di 10 anni per un totale di oltre 15.600 dati censiti, aggregati in quattro domini di analisi (economico, di dotazione, di innovazione e cultura e sociale) e sintetizzati nel Mediterranean Sustainable Development Index (Indice MSDI), un innovativo indice di monitoraggio, che quest’anno integra anche la selezione di indicatori relativi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite (SDGs).

A partire da questa analisi, nasce dunque un indice sintetico su ogni dominio che permette di stilare un ranking per ciascun Paese e fornire così uno strumento di orientamento utile ad elaborate indirizzi e proposte tematiche a supporto del rilancio del Sud Italia nel quadro Euro-Mediterraneo.

In particolare, nell’Indice MSDI il Sud Italia si posiziona al 5° posto nel dominio economico, al 4° posto nel dominio di dotazione, al 7° posto nel dominio di innovazione e cultura e al 9° posto nel dominio sociale. Nel complesso, i risultati emersi dall’analisi restituiscono l’immagine di un Sud Italia dalle grandi potenzialità che rappresenta attualmente la terza economia nel Mediterraneo Core (che include, oltre all’Italia, 22 Paesi dell’Unione Europea, dell’Area Balcanica, del Medio Oriente e del Nord Africa), con risultati superiori rispetto alle medie di riferimento indicate sopra.

Al fine di concretizzare le potenzialità di sviluppo proposte e definite nel Libro Bianco, l’analisi si concentra su 4 filiere strategiche, determinanti per la realizzazione di un Sud Italia che possa diventare baricentro del percorso di crescita e di cooperazione del Mediterraneo:

  • L’Economia del Mare per la competitività, attrattività e crescita del Sud Italia e del Mediterraneo.
  • Il Settore Energetico e la doppia sfida della transizione sostenibile e della sicurezza degli approvvigionamenti.
  • Le Specializzazioni Produttive/Industriali nelle nuove catene globali del valore.
  • Il Settore Turistico come leva di sviluppo territoriale.

Il Mar Mediterraneo, pur coprendo soltanto l’1% della superficie dei mari mondiali, rappresenta il 20% del traffico marittimo e il 27% dei servizi di trasporto container mondiali ed è anche punto d’incontro di quattro grandi aree geoeconomiche: l’African Continental Free Trade Area (AfCTA), l’Unione Europea, il North American Free Trade Agreement (NAFTA) e il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP). I Paesi che ne fanno parte pesano per il 9,7% del PIL mondiale e contano 550 milioni di abitanti.

Proprio nel macro-settore dell’Economia del Mare, il Sud Italia registra un elevato posizionamento rispetto il resto del Paese: il comparto infatti conta oltre 107 mila imprese (pari al 47,9% del totale nazionale), 345mila occupati (37,5% del totale nazionale) e genera 15,6 miliardi di Euro Valore Aggiunto (pari al 30,4% del totale nazionale). Tra tutti i comparti che compongono il settore, portualità e trasporto merci e passeggeri sono determinanti nel sostenere la centralità dei porti del Sud Italia. Per sostenerne la competitività occorre però investire ed intervenire in alcuni ambiti prioritari: sviluppo intermodale e integrazione del trasporto su rotaia (solo 8 su 32 porti del Sud sono collegati all’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale), digitalizzazione (abilitatrice di semplificazioni logistiche e sburocratizzazione), green transition (incentivando ad esempio l’elettrificazione e lo sviluppo dello small scale LNG) ed una miglior efficacia della governance del sistema portuale.

Nell’ambito del Settore Energetico, il Sud Italia è già oggi piattaforma energetica di riferimento per l’area Euro-Mediterranea ricoprendo un ruolo chiave nella sicurezza degli approvvigionamenti del Paese. Il Sud, attraversato dalle principali infrastrutture energetiche, che collegano la sponda meridionale e settentrionale del Mediterraneo, l’Europa e l’Africa, rappresenta già oggi il serbatoio di energie rinnovabili del Paese, al 1° posto nel Mediterraneo per quota dei consumi coperti da fonti energetiche rinnovabili (31,6% del totale). Affinché il potenziale delle rinnovabili sia adeguatamente sfruttato sarà fondamentale, come evidenziato nel Libro Bianco, potenziare la creazione di filiere industriali connesse alle rinnovabili ed investire per l’efficientamento del sistema, delle infrastrutture e lo sviluppo delle soluzioni di stoccaggio, incoraggiando il superamento dei vincoli burocratici che rallentano le autorizzazioni.

Ulteriori potenzialità per la crescita socioeconomica e competitiva del Sud Italia derivano dallo sviluppo di settori produttivi e filiere industriali ad alta tecnologia. Il settore manifatturiero pesa per l’8,8% del PIL e per il 9,8% degli occupati del Sud Italia. In questo scenario, il Sud vede importanti margini per aumentare la propria attrattività, specialmente attraverso il contributo di quattro specifiche filiere, ovvero automotive (al Sud Italia si produce l’85% dei veicoli italiani), aerospace, agrifood (settore che al Sud Italia genera 6,5 miliardi di Valore Aggiunto) e farmaceutico (il 25% delle imprese del settore a livello nazionale si trovano al Sud Italia). Una delle proposte individuate nel Libro Bianco, è quella di definire un’agenda sovra-regionale con altri Paesi del Mediterraneo. L’obiettivo è quello di sviluppare vere e proprie Value Chain Euro-Mediterranee con il Sud Italia al centro, realizzando modelli cooperativi tra le ZES del Sud Italia e dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo.

Sul fronte del Turismo, i margini di miglioramento riguardano soprattutto l’attrattività internazionale per il Sud Italia che oggi richiama solo il 12,7% dei turisti stranieri in arrivo nel Paese. Con 15 Parchi nazionali (>30% del totale nazionale), 24 aree marine protette (75% del totale), 22 siti tutelati dall’UNESCO (38% del totale nazionale) e 175 borghi autentici (86% del totale italiano), il settore turistico può crescere ulteriormente.

Come riportato dal Libro Bianco, occorre però valorizzare il potenziale di tutto il territorio meridionale, destagionalizzando i flussi e creando una vera e propria industria turistica, favorendo gli investimenti e le partnership di player nazionali ed internazionali.

“Verso Sud si conferma il “luogo” da dove è possibile dare voce al ruolo internazionale del Sud Italia, nel più ampio contesto del Mediterraneo Allargato” ha dichiarato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti. “Grazie ad un’ancora più ampia e diffusa analisi contenuta nel Libro Bianco, che quest’anno ha coinvolto attivamente i principali attori del Sud Italia e che oggi vede partecipare a Sorrento rappresentanti e delegazioni di 19 paesi dell’area Euro-Mediterranea; vogliamo proseguire quanto iniziato lo scorso anno fornendo prospettive ed elementi essenziali che possono abilitare alla costruzione di un Sud Italia sempre più centrale nelle strategie nazionali ed europee. L’importante partecipazione di imprese nazionali ed estere, con i loro Vertici, ci conferma che c’è una volontà di guardare alle Regioni meridionali come luogo privilegiato in cui spingere su un parco progetti e investimenti, pubblici e privati, di qualità”.

Di seguito i relatori che hanno partecipato al Forum (in ordine di apparizione nel programma del Forum): Maria Latella (Giornalista, Radio 24 e Sky TG24; Portavoce dell’Advisory Board), Tracy E. Roberts-Pounds (Console Generale degli Stati Uniti d’America), Valerio De Molli (Managing Partner and CEO, The European House – Ambrosetti; Portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Raffaele Fitto (Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Italia), Stefano Manservisi (Professore, Paris School for International Affairs, Sciences Po; Portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Janusz Wojciechowski (Commissario Europeo per l’Agricoltura), Luigi Scordamaglia (Consigliere Delegato, Filiera Italia), Nasser Kamel (Segretario Generale, Unione per il Mediterraneo), Dinko Lucic (CEO, PBZ – Intesa Sanpaolo, Croazia), Paolo Scudieri (Presidente, Adler Group), Eltaher Elbaour (Direttore Affari Esteri e Cooperazione internazionale presso il Primo Ministro, Segretario del Consiglio Supremo dell’Energia, Libia), Ali Aoun (Ministro dell’Industria e della Produzione Farmaceutica, Algeria), Esma Cakir (Presidente, Associazione Stampa Estera in Italia), Stefano Manservisi (Professore, Paris School for International Affairs, Sciences Po Portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Anna Roscio (Executive Director Sales & Marketing Imprese, Intesa Sanpaolo), Nicola Monti (Amministratore Delegato, Edison), Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Italia), Luciano Fontana (Direttore, Corriere della Sera), Luigi Merlo (Direttore dei Rapporti Istituzionali per l’Italia, MSC Group; Presidente, Federlogistica), António Costa Silva (Ministro dell’Economia e del Mare, Portogallo), Nello Musumeci (Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Italia), Bernardo Mattarella (Amministratore Delegato, Gruppo Invitalia), Francesco de Core (Direttore, Il Mattino), Khaled Naser Sawese (Viceministro dei Trasporti con delega all’aviazione, Libia), Liburn Aliu (Ministro dell’Ambiente, Pianificazione e Infrastrutture, Kosovo), Luigi Ferraris (Amministratore Delegato, Ferrovie dello Stato Italiane), Matteo Salvini (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Patrizia Lombardi (Presidente della Rete Italiana delle Università per lo Sviluppo Sostenibile; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Marco Hannappel (Presidente e Amministratore Delegato, Philip Morris Italia; Presidente dell’area Europa Sud-Occidentale, Philip Morris International), José Luis Escrivá Belmonte (Ministro dell’Inclusione, Previdenza Sociale e Migrazioni, Spagna), Younes Sekkouri (Ministro dell’Inclusione economica, della Piccola Impresa, del Lavoro e delle Competenze, Marocco), Antonio Tajani (Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Italia; Vice Presidente del Consiglio dei Ministri), Arancha González Laya (Dean, Paris School of International Affairs, Francia), Henrike Trautmann (Acting Director of the Southern Neighborhood Directorate, European Commission), Vladimir Dragovic (Director General for EU Integration and International Cooperation, Ministry for ecology, spatial planning and urbanism, Montenegro), Federico Petroni (Consigliere redazionale, Limes), Roberto Occhiuto (Presidente, Regione Calabria), Donato Toma (Presidente, Regione Molise), Marco Marsilio (Presidente, Regione Abruzzo), Michele Emiliano (Presidente, Regione Puglia), Matilde Siracusano (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Italia).