(ANSA) – BOLOGNA, 16 MAR – A meno di 24 ore dalla presentazione cambia in uno dei suoi elementi la lista del Pd che sosterrà Virginio Merola per la ricandidatura. “Alla luce di quanto emerso in queste ore – si legge in una nota del Pd di Bologna – e d’intesa con il sindaco, Virginio Merola, Paolo De Fraia non è più candidato nella lista del Pd per le prossime elezioni comunali. Al suo posto, entra a far parte della squadra Davide Di Noi”. De Fraia, fin da ieri sera è stato criticato sulla stampa per alcune posizioni antiabortiste e contrarie alla cosiddetta teoria del gender vista – si legge in un suo post su Facebook – come “regime di un nuovo ordine mondiale”. Ieri sera la lista era stata approvata all’unanimità, “l’assemblea si è chiusa in tarda serata e poche ore dopo alcuni organi di stampa (che ringraziamo per la prontezza) hanno evidenziato princìpi, posizioni e ragionamenti di uno dei candidati che nulla hanno a che fare con il profilo politico del Pd di Bologna e con l’impegno in favore d’un allargamento dei diritti”.
(ANSA) – BOLOGNA, 16 MAR – A meno di 24 ore dalla presentazione cambia in uno dei suoi elementi la lista del Pd che sosterrà Virginio Merola per la ricandidatura. “Alla luce di quanto emerso in queste ore – si legge in una nota del Pd di Bologna – e d’intesa con il sindaco, Virginio Merola, Paolo De Fraia non è più candidato nella lista del Pd per le prossime elezioni comunali. Al suo posto, entra a far parte della squadra Davide Di Noi”. De Fraia, fin da ieri sera è stato criticato sulla stampa per alcune posizioni antiabortiste e contrarie alla cosiddetta teoria del gender vista – si legge in un suo post su Facebook – come “regime di un nuovo ordine mondiale”. Ieri sera la lista era stata approvata all’unanimità, “l’assemblea si è chiusa in tarda serata e poche ore dopo alcuni organi di stampa (che ringraziamo per la prontezza) hanno evidenziato princìpi, posizioni e ragionamenti di uno dei candidati che nulla hanno a che fare con il profilo politico del Pd di Bologna e con l’impegno in favore d’un allargamento dei diritti”.