“Viaggio nella vita”, l’invito ai giovani di Roberto Tumbarello: Ricominciate a sognare

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“Viaggio nella vita – Storia di un grande amore” di Roberto Tumbarello (Armando Editore) è un libro rivolto soprattutto ai giovani, perché si riapproprino del futuro che gli è stato sottratto e ricomincino a sognare. Un’utile lettura anche per genitori e insegnanti. È un saggio di costume pieno di aneddoti sul miracolo dell’esistenza, che diamo per scontato e che, quindi, non apprezziamo come dovremmo. La vita è meravigliosa – spiega Tumbarello – e contiene tutti gli ingredienti per renderci felici. Svegliarsi la mattina è una gioia immensa per chiunque, anche se in condizioni disagiate e persino su una sedia a rotelle. Sono amicizia, solidarietà, dialogo e cultura i veri ingredienti della gioia di vivere, che molti stoltamente cercano nel denaro, nella visibilità e nel sesso.
Tumbarello nel suo libro mette a confronto l’Italia di oggi con quella che risorse dalle macerie del dopoguerra,  attraverso una carrellata di aneddoti della sua vita e della carriera che gli servono da “aggancio” per le sue riflessioni sull’etica, la vita, la felicità. Perché, lui che ha conosciuto tanti uomini ricchissimi, celeberrimi e potenti, assicura di non averne mai visto uno felice.
La carrellata di personaggi che Tumbarello ha incontrato nella sua vita e che ci propone in episodi inediti  è straordinariamente varia: Arafat, Sandro Pertini, Aldo Moro , papa Giovanni Paolo II,  Anna Magnani, Bobby Solo, Gianni Morandi,  Calvi di Bergolo, Vittorio De Sica, padre Virginio Rotondi,  Adnan Kashoggi l’uomo più ricco del mondo tra gli anni ’80 e ’90, il dittatore pakistano generale Zia ul-Haq, e poi Ira Furstenberg ed altri regnanti o ex regnanti.
Il libro vuole dimostrare come, inseguendo denaro, potere, sesso e visibilità, si perdano di vista le vere gioie della vita, che derivano dal vedere gli altri sorridere felici, come gli insegnò Madre Teresa di Calcutta. Perché la vita è meravigliosa e anche più facile, disponendo solo del necessario.
Ma il libro è anche un inno al buon giornalismo alla bellezza di questo mestiere quando è interpretato con passione e determinazione: “per me – dice – è un grande amore, molto più che una professione…Nonostante il peggioramento dei costumi e la difficoltà di raccontare la verità, oggi probabilmente – scrive Tumbarello – rifarei lo stesso percorso. Sono convinto che fare il giornalista e il prete sia il modo più facile per incontrare uomini e donne e dialogare con loro”.
“Mi sento giornalista – scrive in un altro passaggio – anche adesso che non lo sono più. Considero il libro un articolo più complesso dove si racconta una storia anziché un personaggio o un evento. Cambiano solo i tempi per le rifiniture. Un articolo si trasmette appena finito di scrivere. Invece, terminata la stesura, il libro è solo all’inizio. Sono necessarie diverse revisioni per eliminare le ripetizioni, curare la metrica e fare in modo che la lettura – oltre a essere musicale, piacevole e intrigante – diventi un concerto di parole e idee. Tanto che la versione definitiva risulta, poi, del tutto diversa da quella iniziale”.


Roberto Tumbarello, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato per 26 anni portavoce in Italia, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. È stato inviato speciale di quotidiani e settimanali a vasta tiratura. Molto vicino a Sandro Pertini e a Papa Woytila, ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gesù era di destra o di sinistra? (2000, 2009); Si salvi chi può (2012) e, nelle edizioni Armando, O la borsa o la vita (2014).


I COMMENTI AL LIBRO

Antonella Filingeri, Preside, linguista, autore della prefazione.
E’ un saggio esistenziale, grondante di umanità e insegnamenti, che dovrebbe essere adottato nelle scuole perché sprona i giovani a essere migliori, a credere nell’onestà, a diffidare dei traguardi facili e a difendersi dalle tentazioni.

Viviana  Rosati, Osteopata, docente all’università di Roma, La Sapienza.
Ho avuto modo di partecipare a diverse presentazioni dei libri di Roberto Tumbarello. Sono state serate indimenticabili. Estrema bravura, un pozzo di sapere, grande e fine ironia. Leggere un suo libro è un piacere assicurato, e anche un arricchimento.

Margherita Parrilla, già prima ballerina del Teatro dell’Opera.
È il Libro Cuore dei nostri giorni, trasmette tanta gioia di vivere che si teme il momento di arrivare alla fine.

Edoardo De Blasio, antiquario.
Sono rari i libri che ricordano l’onore, la lealtà, il pudore e l’ambizione di crescere per dare una mano a chi rimane indietro. Roberto Tumbarello è un caposcuola e il suo libro un must.

Francesco Parigi Adragna d’Altavilla, aristocratico siciliano e assicuratore.
Anche se non abbiamo la stessa visione del mondo, è sempre un piacere leggere le riflessioni di Roberto Tumbarello. Soprattutto quando si rivolge ai giovani, ai quali è legato da particolare complicità.

Alessandro Asfaldo, cameriere.
Oltre a essere un raffinato pensatore, Roberto è uno dei pochi personaggi su cui chiunque può contare. Vale la pena leggere il suo nuovo libro, che, come i precedenti, contiene il coraggio di idee originali e sempre utili al lettore e alla società.

Chiara Putaggio, giornalista.
Una vita meravigliosa quella di Roberto. Ha cominciato a scrivere su giornaletti di provincia. Poi, ha spiccato il volo. Il libro è quanto resta nel cuore delle sue tante esperienze. È un inno a credere e avere coraggio.

Bruno Santopadre, ristoratore.
“Viaggio nella vita” è così piacevole e istruttivo che, per farlo durare più a lungo, rileggo più volte lo stesso paragrafo. Anzi, quando purtroppo finirà, lo leggero di nuovo. Perché libri tanto belli durano così poco?

Roberto Nania, amico d’infanzia ritrovato proprio grazie a “Viaggio nella vita”.
Roberto Tumbarello mi ha insegnato in 208 pagine più cose di quante ne abbia imparate durante tutta la mia lunga vita. Che fortuna poter leggere questo libro da giovani!

Clara Lombardi, musicista.
La verità è stata crocifissa. Solo uomini liberi come lei possono farla risorgere. Ecco perché il suo libro è sublime.

Maria Grazia Sessa, pittrice.
Da quando conosco Roberto mi piace sempre leggerlo e ascoltarlo. Sono stata tra i suoi primi ammiratori ad acquistare il libro e farmelo dedicare dalla sua seducente penna.

Silvana Di Girolamo, docente di Italiano nei Licei.
È stato un grande onore per me presentare “Viaggio nella vita” ai miei alunni. Leggendolo suggerisco ai  ragazzi di sottolineare i messaggi più importanti e rifletterci.

Mariella Musillami, insegnante in pensione.
Mi è sempre piaciuto leggere i tuoi libri: chiari, semplici ma profondi, essenziali e intriganti. Sempre istruttivi, divertenti e anche commoventi. In questo ultimo trasporti il lettore in una favola. Ma non è fantasia – hai ragione – è la vita che potremmo vivere se fossimo migliori.

Giovanni Baiocchi, funzionario del Senato.
I complimenti sarebbero banali oltre che riduttivi. È più appropriato dire che con questo libro assurgi, come pochi altri scrittori, a Maestro di vita.

Un alunno dell’istituto Ciaccio Montalto di Trapani.
Che fortuna avere un  nonno come lei. Mi può adottare?

Fiorella Proietti, assistente parlamentare.
Grande dottor Tumbarello, sono orgogliosa di essere sua amica.

Alessandra Grasso, imprenditrice
“Viaggio nella vita” è un capolavoro da mettere sotto protezione dell’Unesco.

Cinzia D’Amato, medico, specialista in malattie dismetaboliche
Mi diverto e mi commuovo allo stesso tempo leggendo il suo libro. La sera torno a casa con il desiderio di incontrare i suoi personaggi che mi ricordano tanto i giornali che divoravo da adolescente e a cui mancava un finale nuovo che mi sta regalando lei. Che gioia averla incrociata nel mio viaggio! Arricchisce sempre il confronto con lei.