Villa Betania, parti in aumento del 25% in estate

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L’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli nei mesi estivi registra un incremento del 25% dei parti e nell’assistenza materno-infantile dovuta alla riduzione di attività delle altre strutture del territorio che si trovano a fari i conti con problemi di organico per ferie. La struttura di Ponticelli è stata indicata come modello dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento sulla Sanità in Consiglio Regionale del 26 luglio scorso.

“L’impegno dell’Ospedale Evangelico per mantenere questi standard nei mesi estivi (luglio-settembre) che consente di far fronte ad incrementi consistenti dei parti del 25% è davvero notevole anche dal punto di vista economico, per il potenziamento degli organici quando altre strutture li riducono” – afferma il dottor Pasquale Accardo, direttore generale – “Ringrazio il Presidente della Regione che ci ha indicato come modello nell’assistenza materno-infantile, anche per il basso numero di parti cesarei e lo invito a visitare il nostro Ospedale per verificare di persona il nostro modello organizzativo-assistenziale. La bassa incidenza di parti cesarei tra le primigravide (solo il 25%), è una delle cifre caratteristiche dell’ U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia e bisogna tenere presente che tale bassa percentuale di tagli cesarei praticati nel nostro Ospedale, rispetto a quella degli altri Centri pubblici e privati della Regione, è particolarmente significativa perché al nostro Centro Nascite di III livello afferiscono da tutta la provincia un significativo numero di gravidanze a rischio (prematurità, obesità, patologie croniche) da rendere spesso inevitabile il ricorso al parto operativo. Villa Betania con il suo Centro nascita ha garantito nel 2015 l’assistenza a 2250 parti e grazie alla sua TIN contribuisce notevolmente alla riduzione della mortalità neonatale in Campania”.

De Luca ha citato il caso dell’Ospedale Evangelico Villa Betania nel suo intervento sulla Sanità in Consiglio regionale del 26 luglio parlando dei Lea (i Livelli Essenziali di Assistenza) come la sfida principale della sanità campana. “Abbiamo carenze, siamo enormemente arretrati e abbiamo poco punteggio nei Lea relativamente allo Screening mammario, nel trattamento del Tumore al colon, nelle Vaccinazioni e nei parti cesarei” – ha affermato il Presidente della Regione – “Ci sono strutture ospedaliere in cui abbiamo il 90% dei parti cesarei. Questa si chiama delinquenza, non sanità. Dobbiamo rientrare nei limiti fisiologici: del 18, 20, 25 ma non il 90%. Abbiamo anche strutture di eccellenza come la Clinica Mediterranea, l’Ospedale Villa Betania. Questo deve essere il modello”.