Vinitaly: Consorzio Tutela Doc Sicilia, report su tendenze in Italia, Germania e Usa

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Verona, 3 apr. (Labitalia) – Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia si presenta al Vinitaly – che avrà luogo dal 7 al 10 aprile a Verona – con un ricco calendario di appuntamenti. Durante la fiera verranno presentati infatti due report, elaborati in collaborazione con Nielsen e Wine Intelligence, su tendenze e numeri dei vini Sicilia Doc in Italia, Germania e Usa.

“Questa edizione del Vinitaly è l’occasione per fare il punto su tutti i passi fatti dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia per favorire la crescita del brand Sicilia”, dice il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, Antonio Rallo, che con i componenti del cda ha definito il programma degli eventi. “Racconteremo, nei diversi appuntamenti in programma, gli obiettivi che ci siamo posti e il lavoro dell’anno trascorso – spiega – che ci ha visto prendere decisioni importanti: dall’introduzione delle fascette di Stato a partire dal 2021 alle campagne di promozione in Italia e all’estero focalizzate sui nostri vini, in particolare Grillo e Nero d’Avola. Il trend dell’imbottigliato, nei primi due mesi di quest’anno, registra una crescita che fa ritenere raggiungibile il risultato di 100 milioni di bottiglie nel 2019, a fronte della produzione di 80 milioni di bottiglie nel 2018”.

“Le ricerche di Nielsen e Wine Intelligence che presenteremo al Vinitaly -sottolinea Filippo Paladino, vicepresidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – confermano che la Doc Sicilia può contare su un apprezzamento sempre più capillare da parte dei consumatori in Italia, e sul valore sempre più riconosciuto dei nostri vini anche all’estero: dagli Usa alla Germania, dove abbiamo realizzato campagne di promozione, dalla Svizzera al Canada, fino al mercato cinese dove siamo arrivati da poco tempo e dove si aprono nuove prospettive interessanti. Le indagini sulla Grande distribuzione organizzata e sulla percezione che i consumatori in Italia hanno dei vini della Doc Sicilia, confermano che siamo visti come produttori che fanno della diversità dei territori dove coltiviamo le nostre uve un punto di forza. E che grazie ai controlli sul mercato garantiamo una qualità sempre certa dei nostri vini”.