Vino, Miwa Dream: con ‘Fiore di maggio’ biologico nella tradizione del Sannio

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(Adnkronos) – Creare, diffondere ed esportare un brand, ‘Fiore di Maggio’, che rappresenti qualità e innovazione, con un occhio sempre puntato alle tradizioni ed alla storicità del Sannio con tutte le sue eccellenze enogastronomiche. E’ l’obiettivo di ‘Miwa Dream’, progetto lanciato, per diversificare le proprie attività, da Miwa Energia S.p.A, azienda sannita, con sede nella zona industriale di Apice (Bn), attiva dal 2010 su tutto il territorio nazionale nel settore gas ed energia elettrica che, in questa delicata fase di transizione, si sta distinguendo per l’approccio trasparente e la costante attenzione ai benefici per i clienti, delineando una prospettiva positiva per coloro che stanno cercando chiarezza e serenità nel passaggio al mercato libero.  

Oggi, Miwa Energia S.p.A conta circa 30.000 clienti ed un fatturato che si attesta intorno ai 20 milioni di euro. Il piano industriale messo a punto dall’amministratore Michele Zullo, con il supporto del management, punta a raddoppiare utenti e fatturato nell’arco del prossimo triennio. Linea mobile, fibra, rinnovabili, efficientamento energetico, mobilità elettrica e credito al consumo sono gli obiettivi di business di Miwa Energia SpA.  

E l’obiettivo di Miwa dream, provenendo dal settore terziario, è stato quello d’investire in quello primario, ovvero in agricoltura. Produzione di vino biologico e birra agricola artigianale oltre alla coltivazione e trasformazione di melograni, saranno il core business dell’attività dell’azienda, mediante appunto il brand Fiore di Maggio.  

Il vitigno di riferimento sarà il Coda di Volpe da cui nascerà un vino fermo ed uno frizzante. Falanghina e Aglianico saranno le altre tipologie grazie alla preziosa collaborazione dell’enologo Sergio Pappalardo, un esteta della produzione di vino biologico. Con un investimento di circa 1,5 milioni di euro, l’obiettivo è quello di realizzare un prodotto di nicchia e di alta qualità, con la possibilità di commercializzarlo direttamente nei luoghi di produzione attraverso la realizzazione di una struttura ricettiva adatta ad ospitare eventi in grado di dare valore al prodotto finito. Gli eventi saranno focalizzati su tematiche inerenti allo sviluppo e alla promozione del territorio basandosi su tre ambiti: enogastronomico, artistico e storico-culturale, con lo scopo di realizzare i principi esg che la Miwa Energia ha come obiettivo fondamentale.  

‘Fiore di Maggio’ potrà contare su 10 ettari, di cui 7 in un unico appezzamento in Località Pietrabianca nel Comune di San Nicola Manfredi, sede anche della cantina, con tre ettari vitati, una piantagione da 400 piante di melograno, ulivi e alberi da frutta. 1 ettaro vitato si trova in Contrada Santa Lucia ad Apice, mentre altri 2 ettari si trovano a Benevento in Contrada Santa Colomba, in cui troviamo una piantagione di melograni di recente creazione e su cui sorgerà una struttura agrituristica con 6 monolocali e 6 stanze per pernottamento. La struttura principale consta di un casolare in parte ristrutturato e di una nuova costruzione da collegare alla parte già esistente, per un totale di 300 mq. Il piano terra sarà adibito alla parte tecnica di trasformazione delle materie prime, il primo piano all’attività ricettiva. La struttura inoltre verrà dotata di ampio giardino con piscina e servizi di vario genere per rendere il soggiorno piacevole e rilassante.  

La zona di produzione sarà dotata di attrezzature tecniche all’avanguardia sia per quanto concerne le fasi di produzione sia per quelle di affinamento. Il birrificio artigianale sarà visibile direttamente dalla sala degustazione attraverso delle apposite vetrate, per vivere un’esperienza unica tra produttore e consumatore. Inoltre sarà possibile acquistare i prodotti, con un packaging marchiato Fiore di Maggio, sia nella zona della struttura adibita alla vendita al dettaglio, sia attraverso una piattaforma e-commerce dedicata. Grazie alla collaborazione con l’Università del Sannio, Dipartimento di Scienze e Tecnologie, sarà previsto, direttamente in azienda, un laboratorio a disposizione dei ricercatori dell’Unisannio, per studiare il potenziale biotecnologico del biowaste vitivinicolo e del melograno.