Vino: nasce Consorzio Roma Doc, Tullio Galassini eletto presidente

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Roma, 28 giu. (Labitalia) – La denominazione della Città Eterna ha finalmente raggiunto un riconoscimento storico. È stata infatti ufficializzata la nascita del Consorzio Roma Doc, che ha riunito ieri il primo Cda nominando Tullio Galassini presidente, al fianco di dieci consiglieri: Felice Mergè, Francesca Romana Cappelli, Marco Cerqua, Felice Gasparini, Marcello Astolfi, Lorenzo Sbardella, Renato Brunetta, Massimiliano Mergè, Adelaide Cosmi, Cristiano D’Annibale. “Al momento l’87% della filiera risulta iscritta al Consorzio – dichiara il neo presidente, Tullio Galassini – ma speriamo di raggiungere a breve il 100%, perché è quanto mai decisivo raggiungere la totale rappresentatività ai fini della massima valorizzazione del prodotto”.

Proprio il controllo totale della filiera tramite l’erga omes è tra gli obiettivi primari del Consorzio, che al momento conta 24 associati, tra produttori e imbottigliatori, per 235 ettari complessivi e una produzione totale di 500 mila bottiglie. “Di fondamentale importanza – aggiunge Galassini – saranno anche i progetti di comunicazione e promozione, da portare avanti usufruendo dei fondi regionali ed europei. Non a caso tra i primi passi fatti dalla precedente associazione produttori Vino Doc Roma c’è stato l’avvio della comunicazione web, con il lancio del sito Internet e delle attività social”.

“Tra le azioni a vantaggio dei produttori, abbiamo inoltre già registrato una grande soddisfazione per il cambio del disciplinare che ha permesso di introdurre la versione amabile e soprattutto l’obbligo dell’imbottigliamento nella sola provincia di Roma. Ma chiaramente il tutto non può prescindere dalla certificazione della nuova Doc. Da parte mia e degli associati del Consorzio, c’è una forte fiducia nei confronti di un territorio in netta crescita e di una realtà che reca il nome della Città Eterna, ammirata in tutto il mondo e per questo fortemente riconoscibile. Si tratta di un potenziale enorme, ancora quasi del tutto inespresso, che ora ha tutte le carte in regola per essere competitivo in Italia e all’estero”, conclude.