Vintage d’autore: quando gli abiti iconici delle maison diventano un cult

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Julia Roberts in vintage Valentino

Nella vita tutto torna.
Una teoria che, adesso più che mai, bacia le amanti del fashion-system abituate a conservare abiti ed accessori griffati, ben sapendo che, prima o poi, tutto ritornerà di moda.
Ed, infatti, basta vedere le ultime passerelle primavera-estate per notare quanto sia stato utile custodire, in maniera lungimirante, nel proprio armadio “pezzi da 90” che, allo stato attuale, valgono davvero una vera fortuna sul mercato (con prezzi che variano dai 15.000 ai 20.000 a salire).
Abiti iconici di storiche maison di moda (tra le più gettonate: Roberto Cavalli, Gianni Versace, Gaultier, Christian Dior ed Azzedine Alaia) che oggi, dopo ben 20 anni, hanno raggiunto quotazioni davvero stratosferiche non solo perchè introvabili ma anche perchè rappresentano dei veri e propri pezzi da museo.
Lo sanno bene le dive dal calibro di Kim e Kourtney Kardashian che, negli ultimi mesi, hanno (ri)cacciato fuori dai loro sontuosi guardaroba dei Roberto Cavalli d’annata insieme a dei Mugler e degli Alaia che, attualmente, sono schizzati a prezzi da mille e una notte sui siti specializzati.
Al via, di conseguenza, la corsa agli scatti d’autore su Instagram, ben sapendo di suscitare (anche) invidia ed ammirazione, indossando dei veri e propri must-have.
Le sorelle Kardashian, infatti, hanno fatto a gara a farsi immortalare con una sfilza di vestiti vintage: dal mitico Roberto Cavalli “tiger-dress” (con il quale sfilò una giovanissima Cindy Crawford a Piazza di Spagna nel 2000) ad un’assortita serie di Versace portati in sfilata da Naomi Campbell negli anni Novanta.
Dunque, un intero revival di preziosi capi d’antan, alla faccia del pronto-moda contemporaneo.
Per la serie: vintage è meglio!
Ed, antesignane, in questo senso, sono state sia la bellissima attrice Julia Roberts che la super-icona della musica pop Jennifer Lopez; fasciate, entrambe, in due preziosi Valentino, sfoggiati, addirittura, in occasione del palcoscenico più glamour del mondo, ovvero: alla cerimonia degli Oscar.
Ebbene, la Roberts -come ricorderanno in tanti- si presentò agli Oscar del 2001 con un abito nero e bianco firmato dal noto stilista romano, mentre la Lopez omaggiò l’indimenticabile allure di Jacqueline Kennedy Onassis in un monospalla verde-giada firmato Valentino degli anni ’60, nel 2003.
E, poi, come non ricordare la cantante Lady Gaga che indossò, nel 2012, l’iconico abito nero con “spille da balia” firmato Gianni Versace?
Proprio quel lungo tubino nero, nel 1994, rese famosa in tutto il mondo la modella Elizabeth Hurley quale fidanzata dello scapolo d’oro di Hollywood Hugh Grant. Un capo che, ancora oggi, è simbolo assoluto, insieme alla Medusa, di casa Versace.
E che l’amore per il “vintage” resta sempre attuale lo dimostra anche il fatturato di grandi piattaforme dell’e-commerce come Ebay, Vestiaire Collective, Etsy, Depop ecc… dove questi pezzi vintage fanno impennare le vendite con costi non sempre accessibili a tutti.
Un business nostalgico che ha lusingato anche Donatella Versace che, proprio per questa primavera-estate, ha riproposto in collezione uno degli outfit più celebri di tutti i tempi: l’abito verde a stampa giungla in seta e chiffon indossato, per la prima volta, da una giovanissima Jennifer Lopez ai premi Grammys del 2000. Un look che, ancora adesso, risulta non solo attuale ma anche di grande tendenza visto che è già sold-out.
Corsi e ricorsi della storia… pardon, della moda.

 

Kim Kardashian in Alaia
In foto Jackie Kennedy e Jennifer Aniston in Valentino
Kim Kardashian in Dior
Kim Kardashian in Versace
Kim Karddashian in Gaultier
Kim Kardashian in Versace
Roberto Cavalli tiger dress
Naomi e Kim Kardashian
Mugler
Kim Kardashian in Mugler

Jennifer Lopez in Versace

Jennifer Lopez in Versace