Si affinano le armi contro la violenza di genere ma i dati forniti dai carabinieri restituiscono una dimensione ancora allarmante del fenomeno, almeno tra Napoli e provincia. Da gennaio ad agosto sono stati ben 964 gli uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti nei confronti delle donne. I militari dell’arma hanno notificato 267 arresti e 697 denunciano a piede libero. In media 4 casi ogni giorno, 120 al mese. Il rapporto contempla casi di violenza di cui si è occupato esclusivamente il comando provinciale dei carabinieri di Napoli , verificatisi nella giurisdizione delle Procure di Napoli , Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola le quali hanno coordinato analoghe indagini di altre forze di polizia. Il contrasto alla violenza sulle donne però si è ulteriormente rafforzato con la legge del dicembre 2023 grazie alla quale è possibile procedere all’arresto in differita: grazie a questa possibilità i militari sono riusciti a bloccare 10 indagati basandosi sulle prove (video, foto, chat e localizzazioni gps) fornite entro 48 ore dalle vittime. La nuova normativa si affianca ad altri strumenti di contrasto come gli ambienti dedicati all’ascolto, che mettono a proprio agio le vittime agevolando la denuncia. Quattro, chiamati “Stanza tutta per se”, quelli realizzati con il Soroptimist International Club Napoli : due nel capoluogo, tra Capodimonte e il quartiere Stella, e due in provincia, a Caivano ed Ercolano. Altra arma efficace è il Mobile Angel, lo smart watch connesso al cellulare su cui è installata un’app dedicata, la Bright Sky, che lancia una richiesta di intervento. La sperimentazione, avviata dai carabinieri nel 2022, ne ha dimostrato l’efficacia fornendo alle vittime più sicurezza: basta pigiare un tasto e la centrale dell’arma geolocalizza la vittima e invia una pattuglia. Ma non sempre le vittime sono consapevoli della loro condizione. Per ovviare a questa carenza il comando generale dei carabinieri ha messo a disposizione il “violentometro”, un questionario consultabile in maniera anonima sul web che consente di valutare la propria situazione. Non solista. Sul sito ci sono anche i consigli su come difendersi. L’ultima violenza di genere registrata risale a qualche giorno fa. E’ avvenuta nel quartiere Poggioreale di Napoli dove una 37enne ha denunciato il marito, il padre dei suoi tre figli minori. Ha vinto la paura e raccontato le vessazioni. La denuncia ha fatto scattare il “codice rosso” ma l’uomo non si è dato per vinto. Tenendo sotto controllo la situazione per salvare la vittima, durante il consueto servizio di vigilanza i carabinieri si sono accorti delle grida che giungevano dall’appartamento della donna. Sono intervenuti e hanno trovato l’uomo, un 39enne, in preda all’ira. Non si è arreso nemmeno in presenza dei militari: ha distrutto l’anta di un mobile e inveito contro la moglie: “Ti devo rovinare, distruggo te e la casa! Ti ammazzo, ti investo con l’auto”. E’ stato ucciso, con difficoltà, e trasferito in carcere: ora dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.