Vitalizi nel mirino del M5S

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Roma, 4 giugno (AdnKronos) – E’ stato uno dei cavalli di battaglia del M5S nella precedente legislatura e ora, dopo essere stato bocciato nella Legge di Bilancio 2018, il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari torna al centro dell’agenda politica grillina. “E’ una delle prime cose che faremo perché la delibera è già pronta – ha assicurato ieri il ministro del Lavoro Luigi Di Maio dal palco di Ragusa – Roberto Fico, il nostro presidente della Camera, ci ha lavorato per due mesi mentre provavamo a fare il governo e adesso siamo pronti”.

Il riferimento è alla delibera messa a punto dai membri M5S dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio. Il documento verterebbe sul superamento totale del sistema vitalizi attraverso un ricalcolo col sistema contributivo. I grillini, a quanto apprende l’Adnkronos, vorrebbero introdurre un tetto massimo di 5mila euro netti al mese e una soglia minima da definire. Una soluzione escogitata per scongiurare il rischio che “qualcuno possa percepire più di quanto gli spetta”, spiegano dal Movimento.

L’impianto della delibera sarà sottoposto alla Lega, con cui il M5S intende fare fronte comune per portare a casa uno dei suoi principali obiettivi politici. Tra i grillini si respira un cauto ottimismo: i numeri in Ufficio di Presidenza, seppur risicati, sorridono ai 5 Stelle. I membri in quota M5S sono 6 (escluso il Presidente della Camera Roberto Fico che per prassi non vota) mentre la Lega conta 4 ‘pedine’. Il fronte ‘abolizionista’ è dunque in vantaggio per 10 a 9. Ma solo nei prossimi giorni si capirà se la partita andrà in porto o meno.