“La Campania per l’ennesima volta si dimostra terreno molto fertile per la proposta di creazione di nuove imprese. Già questo è un risultato che raccoglie il commitment avvenuto nel mondo dell’università sul tema dell’innovazione e della digitalizzazione in un momento in cui occorre proporre uno schema nuovo. La risposta importante del territorio è la partecipazione, indipendentemente dal successo delle idee”. Così il presidente di Confindustria Campania e vicepresidente nazionale di Confindustria Vito Grassi parlando alla Dire del BioInItaly National Roadshow evento dedicato a ricercatori, imprese ed aspiranti imprenditori in cui oggi, al Ceinge di Napoli, sono state presentate 19 nuove idee imprenditoriali sulla bioeconomia circolare, il red biotech e i medical device. “Anche i temi trattati – aggiunge – ci dicono che il territorio campano è fertile per poter sviluppare questo nuovo tipo di idee per lo sviluppo dell’economia circolare. Anche in maniera fruttifera e paritetica rispetto al resto dei territori”.
L’assessore Fascione: Dalla Regione 30 mln per le Pmi innovative
“La Campania cresce in innovazione e startup, siamo la terza regione italiana per numero di di startup e anche la provincia di Napoli è terza in Italia. Questo è un buon andamento”. La pensa così Valeria Fascione, assessora a Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, interpellata dalla Dire a margine della tappa napoletana del BioInItaly National Roadshow, evento dedicato a ricercatori, imprese ed aspiranti imprenditori in corso al Ceinge di Napoli. La Regione Campania “ha investito molte risorse – ha ricordato Fascione – e l’ultimo bando avrà i risultati credo proprio la settimana prossima. Così completiamo un pacchetto di 30 milioni di investimenti negli ultimi anni, fondi a cui si aggiungono gli investimenti su un tema che mi sta molto a cuore, quello dello scouting, della promozione sul territorio di nuove idee di impresa: un bando dal valore di 4 milioni, fondi assegnati a 18 compagini a cui va la grande responsabilità di andare sui territori e tirar fuori le migliori idee di impresa. La cosa più importante è che in Campania siamo riusciti a creare un ecosistema di soggetti che amano lavorare insieme e collaborano, composto da centri di ricerca, le università, le imprese. Per la startup è importante avere mercato, dei partner tecnologici e un ambiente favorevole alla crescita di nuove imprese”. “Il dato che siano 19 le startup che partecipano a BioInItaly – ha aggiunto – dimostra capacità progettuale e di produrre conoscenza. Ma è sempre fondamentale che una rete di incubatori affianchi la crescita di queste stratup”.