Da Wagner al ’68: 26 eventi in cartellone per il Festival di Ravello

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Fedele nel segno di Wagner, rivoluzionario per omaggiare il ’68, e anche molto jazz: sarà così la 66esima edizione del Festival di Ravello, ventisei appuntamenti dal 30 giugno al 25 agosto, direttori artistici Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz con nomi come Paolo Fresu e Ivan Lins), Laura Valente (danza, tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi) che porta in costiera Wayne McGregor, Alessandra Ferri e la Zakharova. Apertura sul Belvedere di Villa Rufolo con ‘Tristano e Isotta’ (”affermiamo una volta in piu’ vocazione originaria del festival”, dice Vlad) affidato a Esa Pekka Salonen e alla Philharmonia Orchestra di Londra; con lo stesso brano chiuderanno la Deutsche Oper di Berlino e Donald Runnicles. Ritorneranno Valery Gergiev con la Mariinsky Orchestra (21 agosto) e Alexander Lonquich con l’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani (25 luglio). In cartellone anche l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chung, (14 luglio)e dalla Francia arriverà anche Je’re’mie Rhorer con ‘Le Cercle de l’Harmonie’ (22 luglio); doppio appuntamento (18 e 19 agosto), per la Budapest Festival Orchestra e per la bacchetta di Ivan Fischer. L’Orchestra Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi sara’ protagonista del Concerto all’Alba (11 agosto): sul podio, dagli Usa, Ryan McAdams. Tornano anche i Concerti di Mezzanotte con i pianisti Andrea Lucchesini, Sun Hee You, Varvara, Bertrand Chamayou e Federico Colli (5, 9, 13, 16 e 23 agosto). Per la sezione jazz ‘Roots and wings’, ‘focus sulle voci maschili’ annuncia de Vito: ecco Ivan Lins (10 luglio), icona della musica popular brasileira, con gli InventaRio e ancora Tigran Hamasyan (15 luglio), il pianista armeno Kurt Elling (18 luglio). Il 21 luglio serata dedicata alla ECM con ‘Four Quartets’ musiche di Stefano Battaglia (al piano) su testi di T.S. Eliot interpretati da Theo Bleckmann, Michele Rabbia alle percussioni. Il pianista Django Bates rileggerà Charlie Parker e il 30 luglio Paolo Fresu incontrerà la Corsica. Chiusura affidata a Bill Frisell. Dopo 50 anni lo spirito del 68 invaderà, danzando, Ravello:”e a quello spirito fatto di simboli e icone, figli legittimi e non e’ dedicata questa sezione” spiega Laura Valente. Primo appuntamento con Bill T. Jones, per l’ impegno civile incoronato dal Times come ‘uno dei tesori insostituibili d’America’. Il grande coreografo firma una creazione originale che coinvolgera’ anche i giovani danzatori campani del progetto di formazione Abballamm’! (4 luglio). Il 5 luglio happening – See me, feel me – in luoghi diffusi e due nuove coreografie di ricerca commissionate dal festival: apre il napoletano Antonello Tudisco (Act of mercy) per finire con Peggy Untitles 2013-2018, tributo a Peggy Guggenheim, con la coreografia di Michela Barasciutti. Il 7 luglio arriva il coreografo principale del Royal Ballet, Wayne McGregor, con artisti ospiti quali Alessandra Ferri, Federico Bonelli, Herman Cornejo. Il 13 luglio in scena la ‘Giselle’ rivisitata dalla coreografa sudafricana Dada Masilo, Il 29 luglio attesa la stella del balletto romantico Svetlana Zakharova, in ‘Russian code’. Si chiude con Rudy&Isadora, omaggio a Rudolf Nureyev, protagonisti i Solisti del Teatro alla Scala introdotti da una coreografia originale di Luna Cenere (Natural gravitation), nuda in scena, dedicata a Isadora Duncan. ”Il festival di Ravello e’ un nostro orgoglio, e’ uno dei grandi eventi culturali italiani- ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca presentando il cartellone con il presidente della Fondazione Sebastiano Maffettone e i direttori – la qualita’ degli appuntamenti e’ straordinaria e negli ultimi anni sempre maggiore e’ l’apertura alle realta’ giovanili e sperimentali. Sostenere questi progetti e’ una scelta politica precisa”.