Weber a Renzi, nessun ulteriore margine di flessibilità

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“La Commissione europea negli ultimi anni ha dato massima flessibilita’. Ma ora anche i commissari socialisti, penso a Moscovici, constatano che non ci sono piu’ ulteriori margini per maggiore flessibilita’”. Lo ha detto Manfred Weber, presidente dei deputati europei del Ppe, commentando la posizione italiana. “Sarebbe auspicabile da parte di tutti – ha aggiunto – prendere coscienza dello stato dei fatti. Juncker ieri ha inviato una lettera a Renzi per ricordagli gli obblighi europei: spero che sia arrivata a destinazione”. 

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E intanto Matteo Renzi continua il viaggio in Africa. Oggi intervento al Parlamento ghanese. “Se vogliamo risolvere il problema dell’immigrazione serve una strategia di lungo periodo non polemicucce da quattro soldi“, ha detto il premier ribadendo che “è finito il tempo in cui l’Europa ci dice cosa dobbiamo fare: noi diamo a Bruxelles venti miliardi e ne riceviamo undici. Vogliamo lavorare ma non prendiamo lezioncine”.

Il ministro degli Esteri Laurent Fabius, rispondendo ad una domanda sul rischio infiltrazioni da Lampedusa e ricordando che la Francia ha già proposto una task force europea contro i passaporti falsi, ha detto che la Francia non è preoccupata per la capacità dell’Italia di gestire il fenomeno migratorio, anche se bisogna contrastare il fenomeno dei passaporti falsi, che possono portare il rischio di infiltrazioni jihadiste, “come abbiamo visto negli attentati di Parigi”. Fabius ha poi aggiunto che “l’Italia ha dovuto affrontare un anno difficile con l’arrivo di molti rifugiati e la situazione rischia di peggiorare con il peggioramento della crisi in Libia”.

“La Commissione europea negli ultimi anni ha dato massima flessibilita’. Ma ora anche i commissari socialisti, penso a Moscovici, constatano che non ci sono piu’ ulteriori margini per maggiore flessibilita’”. Lo ha detto Manfred Weber, presidente dei deputati europei del Ppe, commentando la posizione italiana. “Sarebbe auspicabile da parte di tutti – ha aggiunto – prendere coscienza dello stato dei fatti. Juncker ieri ha inviato una lettera a Renzi per ricordagli gli obblighi europei: spero che sia arrivata a destinazione”. 

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E intanto Matteo Renzi continua il viaggio in Africa. Oggi intervento al Parlamento ghanese. “Se vogliamo risolvere il problema dell’immigrazione serve una strategia di lungo periodo non polemicucce da quattro soldi“, ha detto il premier ribadendo che “è finito il tempo in cui l’Europa ci dice cosa dobbiamo fare: noi diamo a Bruxelles venti miliardi e ne riceviamo undici. Vogliamo lavorare ma non prendiamo lezioncine”.

Il ministro degli Esteri Laurent Fabius, rispondendo ad una domanda sul rischio infiltrazioni da Lampedusa e ricordando che la Francia ha già proposto una task force europea contro i passaporti falsi, ha detto che la Francia non è preoccupata per la capacità dell’Italia di gestire il fenomeno migratorio, anche se bisogna contrastare il fenomeno dei passaporti falsi, che possono portare il rischio di infiltrazioni jihadiste, “come abbiamo visto negli attentati di Parigi”. Fabius ha poi aggiunto che “l’Italia ha dovuto affrontare un anno difficile con l’arrivo di molti rifugiati e la situazione rischia di peggiorare con il peggioramento della crisi in Libia”.