Whirlpool Napoli, i sindacati: Si riconvochi al più presto il tavolo ministeriale

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Whirlpool Napoli non molla. Lo ribadiscono le segreterie territoriali di Fim-Fiom-Uilm e la Rsu dello stabilimento riunite in videoconferenza per fare un punto sulla vertenza, dopo il lockdown per l’emergenza Covid-19 e la ripresa delle attività avvenuta in tutti i siti Whirlpool. La sopravvivenza del sito napoletano deve essere una questione riportata in sede istituzionale al più presto, per il sindacato, e gli impegni assunti dal Governo diventano ancora più cogenti alla luce delle ricadute e degli effetti sull’economia derivanti dall’emergenza sanitaria. Inoltre, vanno valutati gli scenari che si delineeranno nei nuovi assetti della globalizzazione, che da più parti invocano un reshoring delle produzioni delocalizzate. In controtendenza leggiamo di annunci, da parte della multinazionale statunitense, che lanciano la piattaforma Majesty, in Cina, come base dell’innovazione sul lavaggio e sull’asciugatura, che nel Piano Industriale Italia, per cui Whirlpool ha ricevuto sostegno dalle istituzioni, erano destinate a Napoli e Comunanza, e su cui dovevano convergere tutte le produzioni mondiali alto di gamma. Un aspetto da approfondire perché rimetterebbe in discussione quanto comunicato ai tavoli ministeriali rispetto alla delocalizzazione delle produzioni dall’Italia verso l’estero. Per i sindacati, necessario un approfondimento anche alla luce degli importanti sostegni all’economia, varati dal governo in queste ore. Alla Regione Campania la richiesta di confermare gli impegni assunti per il sito di Napoli e di sostenere il pressing istituzionale affinché al più presto si ritorni a un tavolo ministeriale, anche in via telematica. “Dopo aver messo in sicurezza i lavoratori e il Paese, bisogna mettere in sicurezza il lavoro”, l’appello.