Whirlpool Napoli, i sindacati: Stop ingiustificato ma azienda irremovibile. Draghi parli con la proprietà Usa

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In foto una manifestazione degli operai della Whirlpool di Napoli in Piazza Plebiscito

“Whirpool si è dimostrata irremovibile, il sito di Napoli verrà chiuso. Per questo al Governo, che al tavolo ha dichiarato l’impossibilità di far cambiare idea all’azienda sulla chiusura del sito di Napoli, chiediamo l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi, che deve richiamare la proprietà americana alle sue responsabilità, impedendo alla multinazionale di smantellare gli stabilimenti italiani”. Così in una nota unitaria Fim Fiom e Uilm sollecitano l’intervento del premier per sbloccare la trattativa sul sito Whirlpool di Napoli al termine del tavolo al Mise convocato dal viceministro Alessandra Todde.
Whirlpool, si legge nella nota, ” ha presentato i risultati del primo trimestre in Europa, riferendo una crescita a doppia cifra dei ricavi, il rafforzamento della posizione nei Paesi chiave e un significativo miglioramento della marginalità anno su anno per il terzo trimestre consecutivo. A fronte di questa dichiarazione è sempre più incomprensibile la scelta dell’azienda di lasciare il sito di Napoli”. E’ necessario, dunque, proseguono Fim Fiom e Uilm, “comprendere le prospettive industriali del gruppo in Italia vista la scadenza del piano al 31 dicembre prossimo. Per questa ragione abbiamo richiesto l’immediata convocazione del tavolo in cui venga illustrata la strategia industriale del gruppo per il nostro Paese”. I sindacati riuniranno in coordinamento nazionale martedì 4 maggio per decidere le iniziative di lotta a sostegno della vertenza.