Yattaman, gli eroi mascherati del Time Bokan

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di Alessandro Spagnuolo

Yatterman, rinominata in Italia Yattaman (タイムボカンシリーズ ヤッターマン, Taimu Bokan Shirīzu Yattāman, letteralmente “Time Bokan Series: Yattaman”) è una serie anime* cult nata in Giappone nel 1977 come parte del franchise Time Bokan. Sull’onda di commedia e fantascienza, racconta le avventure del giovane Gan e della sua fidanzata Ai, i quali, vestiti da Yattaman-1 e Yattaman-2, difendono la giustizia contro il Trio Dorombo e la loro ossessione per l’oro. Nei primi anni ’80 la serie fu portata anche in Italia (1993 su Rete 4 e repliche fino agli anni ’90), guadagnando presto uno status leggendario tra i cartoni animati.

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Etimologia del nome Yatterman
Quando l’anime giapponese Yatterman (ヤッターマン) arrivò in Italia negli anni ’80, il suo titolo venne adattato in Yattaman. Questo cambiamento fu fatto per rendere il nome più semplice da pronunciare per il pubblico italiano, eliminando la “e” che riproduceva il suono lungo “ā” giapponese. Così, per molti anni, la serie fu conosciuta in Italia come Yattaman. Solo con il remake del 2008 e il film live action del 2009 si tornò a usare il nome originale Yatterman, anche nei materiali italiani, ristabilendo la forma corretta del titolo.

Yattaman (ヤッターマン) in italiano storicamente traslitterato con una sola “t”. Il nome richiama l’esclamazione giapponese «yatta!» (「やった!」, “ce l’ho fatta!” o “ecco fatto!”), riflettendo l’atteggiamento vittorioso e scanzonato dei protagonisti. La serie è il secondo capitolo del franchise Time Bokan ideato da Tatsuo Yoshida (吉田竜夫, Yoshida Tatsuo, scomparso il 5 settembre 1977, famoso per Kyashan, Hurricane Polymar, Judo Boy, Tekkaman e tanti altri), dopo la serie La macchina del tempo pubblicato il 1975. Nel cast tecnico spiccano i character designer Amano Yoshitaka (天野 喜孝, Amano Yoshitaka) per i personaggi e Kunio Ōkawara (大河原邦男, Ōkawara Kunio), primo disegnatore definito mecha designer, firme che garantiscono uno stile visivo distintivo: personaggi dalle linee stilizzate (Amano) e robot giocattolo dalle forme originali (Ōkawara).

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Trama (senza spoiler)
La vicenda segue Gan Takada (高田 ガン, Takada Gan, Ganchan nel doppiaggio italiano della serie originale), un ragazzo di 13 anni figlio di un inventore di giocattoli, e la sua fidanzata Ai Kaminari (上成 愛, Kaminari Ai, Janet nel doppiaggio italiano della serie originale). Insieme diventano Yattaman-1 e Yattaman-2, un duo di giustizieri mascherati che combatte il malvagio Trio Dorombo, composto da Doronjo (ドロンジョ, Doronjo), Miss Dronio (rinominata nella serie italiana), Boyakki (ボヤッキー, Boyacky), Tonzula (トンズラー, Tonzurā) e il burbero loro boss Dokurobeh (ドクロベー, Dokurobē), Dottor Dokrobei (rinominata nella serie italiana), anch’egli in cerca della leggendaria Dokuro Stone, una misteriosa pietra a forma di teschio, è il motore della trama: cattivi la cercano per trovare un grande giacimento d’oro, ma i nostri eroi fanno di tutto per fermarli.

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Lo schema narrativo è semplice e ripetitivo, ma proprio questo ne costituisce il fascino: ogni episodio inizia con il Trio Dorombo che organizza una truffa per guadagnare fondi (ad esempio con un’attività fasulla), per poi costruire un robot-mecha a tema (spesso ispirato a animali o oggetti giocattolo). Gli Yattaman scoprono il piano, danno la caccia al robot a bordo del loro fedele cane meccanico Yatter-Wan e, dopo molti colpi di scena comici, lo sconfiggono, facendo a pezzi la loro base con un’esplosione che segna la vittoria. Il tono è generalmente leggero, a tratti surreale: i nemici sono buffi e impacciati, le battute spicciole, ma non mancano saltuari messaggi sull’assurdità del consumismo che alimenta il trio dei cattivi. In questo senso, Yattaman prende in giro la società dei consumi (il Trio Dorombo incarna la cupidigia) con strategie umoristiche ed esagerate. La serie era ambientata negli anni ’70-’80, ma non comporta viaggi nel tempo veri e propri – ogni luogo visitato dai protagonisti è spesso un esplicito omaggio/parodia (omake) di temi storici o mitologici, come un «villaggio dell’antico Giappone» chiamato “Yametai” o personaggi scimmiottati di figure storiche.​

Episodi
La serie televisiva originale conta 108 episodi da circa 24 minuti ciascuno, trasmessi in Giappone tra il 1° gennaio 1977 e il 27 gennaio 1979. In Italia è stata tutta doppiata (Rete 4 dal 1983) e trasmessa anche da emittenti locali (Italia 2, Man-ga, ecc.). Non risulta un vero e proprio manga** seriale pubblicato prima dell’anime: Yattaman è un prodotto originale d’animazione Tatsunoko, con qualche adattamento a fumetti successivo e numerosi libri game. Nel 1994 è uscito un OAV*** crossover Time Bokan – Le macchine del tempo, in cui il Trio Dorombo partecipa a gare con villain di altre serie Tatsunoko, affrontando personaggi come Gatchaman, Tekkaman, Kyashan, Hurricane Polymar e altri.

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Episodi
La serie televisiva originale conta 108 episodi da circa 24 minuti ciascuno, trasmessi in Giappone tra il 1° gennaio 1977 e il 27 gennaio 1979. In Italia è stata tutta doppiata (Rete 4 dal 1983) e trasmessa anche da emittenti locali (Italia 2, Man-ga, ecc.). Non risulta un vero e proprio manga** seriale pubblicato prima dell’anime: Yattaman è un prodotto originale d’animazione Tatsunoko, con qualche adattamento a fumetti successivo e numerosi libri game. Nel 1994 è uscito un OAV*** crossover Time Bokan – Le macchine del tempo, in cui il Trio Dorombo partecipa a gare con villain di altre serie Tatsunoko, affrontando personaggi come Gatchaman, Tekkaman, Kyashan, Hurricane Polymar e altri.

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Stile visivo e qualità dell’animazione
L’animazione di Yattaman è tipicamente anni ’70: colorata, con tratto caricaturale e personaggi dai volti espressivi. I mecha del Trio Dorombo, ad esempio, hanno forme giocose (un panda, un triceratopo, ecc.) e dettagli comici; Yatter-Wan è un cane-robot gigante con campanello, mentre Yatter-King è un centro di comando mobile che richiama un carrozza. La qualità tecnica riflette i canoni dell’epocadisegno 2D, con scene d’azione ben definite ma senza eccessivi virtuosismi. Il risultato è un impianto visivo vivace, dove prevalgono gag ed espressioni buffe (per esempio, i cattivi spesso finiscono scalzi e ridicoli dopo gli attacchi). La grafica risulta volutamente caricaturale e inconfondibile per i fan, caratterizzata anche da splash “taciturni” (esplosioni disegnate con fumetti onomatopeici) e cambi di scena rapidi che mantengono sempre alto il ritmo comico.

Musiche
Le musiche di Yattaman sono orecchiabili e giocose. Lo storico brano d’apertura giapponese Yattaman no uta (ヤッターマンの歌, Yattāman no uta, letteralmente”Il tema di Yattaman”) del 1977 di Masayuki Yamamoto (山本 正之, Yamamoto Masayuki) è diventato iconico, con testo allegro e ritornello trascinante.

Negli anni ’70 l’anime ebbe poi diverse sigle di apertura e chiusura tra cui l’energica “Yattaking” (エンディング).

In Italia, la sigla fu localizzata in modo altrettanto vivace: la versione italiana fu scritta da Riccardo Zara e interpretata dai Cavalieri del Re (famosi anche per Goldrake) sul disco singolo Yattaman/Mr. Baseball pubblicato nel 1983. La melodia italiana “Yattaman” (che richiama nel ritornello il «gran filone d’oro») è rimasta memorabile per molti fan.

Con il tempo le sigle sono state rinnovate: nel remake anime Yatterman! del 2008 sono state proposte versioni revival di “Yattaman no Uta” cantate da artisti diversi (Onyakichi, ET-King, etc.) per ogni blocco di puntate. In generale, le colonne sonore mantengono un tono spensierato e scanzonato, con ritmi rock and roll e pop vivace. Gli appassionati notano che la musica di Yattaman riflette perfettamente il mood “giocattoloso” della serie, alternando marce eroiche (quando i buoni preparano il mecha) a pezzi buffi (quando il Trio Dorombo combina guai).

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Film Animati (OAV)

  • 1977–1979: Yattaman Special Compilation (ヤッターマン 特別総集編, Yattāman Tokubetsu Sōshūhen) – serie di special televisivi e montaggi promozionali della serie originale, realizzati da Tatsunoko Production (タツノコプロ). Si trattava di riassunti di episodi con brevi scene inedite, proiettati in occasioni fieristiche e trasmessi su reti locali giapponesi.
  • 1993: Time Bokan: Royal Revival (タイムボカン 王道復古, Taimu Bokan Ōdō Fukko) – OAV crossover di circa 45 minuti prodotto da Tatsunoko Production per celebrare i 20 anni del franchise Time Bokan. Diretto da Akira Shigino (しぎのあきら), riunisce i villain più iconici tra cui il Trio Dorombo di Yattaman, in un’avventura comica che omaggia l’intera saga.
  • 1994: Time Bokan: Royal Revival 2 – Time Bokan (タイムボカン 王道復古2, Taimu Bokan Ōdō Fukko 2) – secondo OAV crossover di circa 60 minuti, prosecuzione del precedente. Anche qui il Trio Dorombo gioca un ruolo centrale, coinvolto in una gara tra i cattivi di varie serie Tatsunoko (Gatchaman, Polymar, Kyashan, Tekkaman). Celebre per l’umorismo metanarrativo e il ritorno del cast storico di doppiatori.
  • 2008: Yatterman! (ヤッターマン, Yattāman) – remake televisivo di 60 episodi diretto da Tatsuya Yoshihara (吉原達矢) per Tatsunoko Production. Include due episodi speciali (“Yattaman 24” e “Revival Special”) con cameo di personaggi della serie classica. L’animazione aggiornata e l’umorismo demenziale rendono questa versione un ponte tra vecchie e nuove generazioni.
  • 2009: Yatterman The Movie: Sfida nel regno dei giocattoli (劇場版 ヤッターマン 新ヤッターメカ大集合! オモチャの国で大決戦だコロン!, Yatterman: Shin Yatter Mecha daishūgō! Omocha no kuni de daikessen da koron!, letteralmente “Yatterman: Tutti i nuovi YatterMecha assemblati! Grande battaglia decisiva nel regno dei giocattoli!”)– lungometraggio animato di circa 90 minuti diretto da Masakazu Hishida (菱田正和) e prodotto da Tatsunoko Production. E’ l’unico film d’animazione per il cinema del franchise. Collocato cronologicamente dopo l’episodio 57 del remake del 2008, porta i protagonisti in un mondo abitato da giocattoli senzienti.
  • 2015: Yoru no Yatterman (夜ノヤッターマン?, Yoru no Yattāman, letteralmente “Yattaman della notte”) – serie animata di 12 episodi (spesso catalogata come special lungo) prodotta da Tatsunoko e Funimation (dal 1994 al 2022) chiamata successivamente Crunchyroll, LLC. Diretta da Tatsuya Yoshihara (吉原達矢) regista tra le varie opere di Black Clover e anche di Chainsaw Man – Il Film: La storia di Reze (in uscita nelle sale italiane il 23 ottobre 2025), reinterpreta l’universo di Yattaman in chiave drammatica e distopica. Ambientata generazioni dopo la serie originale, vede i discendenti del Trio Dorombo ribellarsi contro un regime che abusa del nome “Yattaman”.
  • 2020: Yattāman Revival Short ヤッターマン リバイバルショート (Yattāman Revival Short) – cortometraggio in CGI di circa 5 minuti, prodotto per il 60º anniversario della Tatsunoko Production. Diretto da Kazuya Sasahara (笹原和也), ripropone i personaggi classici in stile moderno, con effetti 3D e un tono umoristico. Distribuito esclusivamente online in Giappone come parte dell’evento “Tatsunoko 60th Anniversary”.
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Live action

  • 2009: Yattaman (ヤッターマン, Yattāman) – lungometraggio live action di 112 minuti diretto da Takashi Miike (三池崇史, Miike Takashi), prodotto da Nikkatsu Corporation (日活株式会社, Nikkatsu kabushiki kaisha) e Tatsunoko Production. Uscito nei cinema giapponesi il 7 marzo 2009, il film ripropone in chiave pop e ironica le avventure di Gan e Ai, accompagnati dal Trio Dorombo.
Interpretato da Sho Sakurai (嵐, Arashi), Saki Fukuda (福田沙紀) e Kyōko Fukada (深田恭子), mescola live action e CGI per ricreare i mecha e l’umorismo demenziale dell’anime. La colonna sonora include una versione moderna di “Ginga Densetsu ~Forever Yattaman~”.
  • 2015: Yoru no Yattāman – Promo Live Special (夜ノヤッターマン プロモライブスペシャル, Yoru no Yattāman Puromo Raibu Supesharu) – cortometraggio promozionale di circa 10 minuti, realizzato da Tatsunoko Production per accompagnare l’uscita della serie animata Yoru no Yattāman.
Girato con attori in costume e brevi inserti animati, fu distribuito online come teaser live action.
  • 2020: Yattaman Live 2020 – Tatsunoko 60th Anniversary Event (ヤッターマン ライブ2020 タツノコプロ創立60周年記念イベント, Yattāman Raibu 2020 – Tatsunoko Puro Sōritsu 60 Shūnen Kinen Ibento) – performance teatrale filmata della durata di circa 15 minuti, parte delle celebrazioni per il 60º anniversario della Tatsunoko Production.
Rappresenta un omaggio moderno con sketch comici, costumi aggiornati del Trio Dorombo e proiezioni video in CGI ispirate al film di Miike del 2009.
  • 2022 – Doronjo Yori Ai wo Komete (WOWOW Drama, serie live TV giapponese) – un prequel in chiave umoristica incentrato su Doronjo, remake moderno di Yattaman.
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Spin-off e crossover

  • 1993: Time Bokan – Le macchine del tempo (タイムボカン 王道復古, Time Bokan Ōdō Fukko) – OAV crossover che unisce vari cattivi e personaggi da più serie Time Bokan, incluso il Trio Dorombo di Yattaman. È il primo speciale che celebra il franchise con personaggi multipli in interazione.
  • 1994: Time Bokan – Le macchine del tempo 2 – sequel dello speciale crossover del 1993, introduce altri personaggi provenienti da serie Tatsunoko come Gatchaman, Polymar, Kyashan, Tekkaman. Il Trio Dorombo è protagonista insieme agli altri villain in gare ed interazioni tra universi narrativi.
  • 2008: Tatsunoko vs. Capcom: Ultimate All-Stars – videogioco crossover che include Yatterman-1, Yatterman-2 e Doronjo come personaggi giocabili, messi in competizione con eroi e villain Capcom; è un esempio moderno di crossover tra anime Tatsunoko e franchise di videogame esterni.
  • 2009 – Tatsunoko vs. Capcom (videogioco picchiaduro) – include Yatterman-1, Yatterman-2 e Doronjo come personaggi giocabili (cameo cross-over videoludico tra eroi Tatsunoko e personaggi Capcom).
  • 2015: Yoru no Yatterman – considerato uno spin-off della serie classica/remake, ambientato diversi anni dopo. Sebbene non sia un crossover puro, reinterpreta l’universo originale e i personaggi con nuove generazioni; il Trio Dorombo ha un ruolo centrale, ma la prospettiva è ribaltata.
  • 2022: Doronjo – serie live-action spin-off focalizzato sul personaggio di Doronjo (Miss Dronio in Italia), che esplora le sue origini in prequel. Non è un crossover con universi esterni, ma uno spin-off importante per espandere il concetto della saga da un punto di vista antagonista.

Ordine cronologico
Per chi volesse guardare tutto il franchise Yattaman (compresi spin-off), l’ordine è:

  1. 1977–1979: Yattaman (ヤッターマン, Yattāman) – Serie TV originale (108 episodi)
la serie capostipite, cuore dell’intero universo. Presenta Gan, Ai e il Trio Dorombo. È il punto di partenza obbligato per comprendere tono, comicità e temi ricorrenti.
  2. 1977–1979 (facoltativo): Yattaman Special Compilation (ヤッターマン 特別総集編)
Montaggi televisivi riassuntivi della serie classica. Da guardare solo per curiosità o nostalgia, dopo la serie principale.
  3. 1993: Time Bokan: Royal Revival (タイムボカン 王道復古, Taimu Bokan Ōdō Fukko)
OAV crossover che riunisce i villain storici Tatsunoko, incluso il Trio Dorombo. Canonico come “evento celebrativo”, ma non essenziale alla trama principale.
  4. 1994: Time Bokan: Royal Revival 2 (タイムボカン 王道復古2, Taimu Bokan Ōdō Fukko 2)
Sequel diretto del precedente, con ulteriori cameo del Trio Dorombo. Da vedere subito dopo il primo Royal Revival per coerenza di tono.
  5. 2008: Yatterman! (ヤッターマン, Yattāman) – Serie remake in 60 episodi.
    Riadattamento moderno della serie del 1977, con animazione aggiornata e ritmo più rapido. Mantiene la struttura a episodi, ma introduce piccole variazioni narrative.
Va guardata dopo la serie originale per apprezzare gli omaggi e le auto-citazioni.
  6. 2009: Yatterman The Movie: Sfida nel regno dei giocattoli (Gekijōban Yattāman: Shin Yattāmanmeka Daishūgō! Omocha no Kuni de Daikessen da Koron!) – Film animato
collocato dopo l’episodio 57 del remake 2008 e prima del finale. Da vedere come parte integrante del remake.
  7. 2009: Yattaman (ヤッターマン, Yattāman) – Film live action di Takashi MiikeAdattamento indipendente, con trama autonoma e stile parodico.
  8. 2015: Yoru no Yattāman (夜ノヤッターマン) – Serie TV in 12 episodi.
    Spin-off/sequel ambientato generazioni dopo la serie classica.
Il mondo degli Yattaman è ora distorto, e i discendenti dei Dorombo diventano i nuovi protagonisti, da vedere come “epilogo alternativo” dell’universo Yattaman.
  9. 2015: Yoru no Yattāman (facoltativo) – Promo Live Special
Cortometraggio live action promozionale collegato alla serie del 2015. Breve ma curioso come appendice.
  10. 2020: Yattaman Revival Short (ヤッターマン リバイバルショート)
Corto celebrativo CGI per il 60º anniversario della Tatsunoko Production, da guardare infine come tributo nostalgico e riassuntivo dell’intera saga.

Questa sequenza rispetta sia l’ordine di uscita sia la continuità narrativa (tranne che per il live-action, che si può vedere insieme al remake).

Premi
Yattaman è un classico di culto, ma non risulta che abbia vinto premi importanti negli anime awards internazionali. Non sono note candidature o riconoscimenti ufficiali particolari. Il suo valore è piuttosto culturale: ha ricevuto omaggi (ad es. nel doppiaggio moderno) e onori retrospettivi, ma nessun premio formale. Rimane comunque una serie amata, soprattutto in Italia dove è una delle poche del Time Bokan completamente tradotte.

Videogiochi
Yattaman ha ispirato diversi giochi e cameo digitali:

  • 1996 – New Yatterman – Nandai Kandai Yajirobee (Super Famicom/SNES) – platform game ispirato all’anime originale.
  • 2002 – Yattaman Typing (PC Windows) – gioco di dattilografia educativo, basato sui personaggi della serie.
  • 2006 – RPG Yattaman (mobile, gioco di ruolo) – per telefoni giapponesi, scopo divertente e collezionabile.
  • 2008 – Tatsunoko vs. Capcom: Cross Generation of Heroes (Arcade/Wii) – include Yatterman-1, Doronjo e in Ultimate All-Stars del 2010 anche Yatterman-2.
  • 2021 – Yattaman: Gekisou Race Challenge da Koron! (mobile, gara di corse) – rilasciato come app per iOS/Android con personaggi e mecha Yattaman.

Inoltre, sono esistiti numerosi giochi d’azzardo e pachinko a tema Yattaman in Giappone (varie versioni per slot e videogiochi a gettoni) reperibili solo lì.

Censura italiana
In Italia la serie originale del 1977 fu trasmessa senza particolari censure di scene violente (essendo molto cartoonesca). Tuttavia, nel 2016 una nuova edizione del remake 2008 subì tagli: l’emittente Man-ga (visibile su Sky) eliminò 5 episodi (la puntata 3, 5, 19, 21, 23) contenenti parodie di film/statunitensi e celebrità – probabilmente per evitare problemi di copyright. Anche in Giappone questi episodi furono considerati “scomodi” e non più ridistribuiti. In generale, alcuni doppiaggi italiani moderni inseriscono battute e riferimenti ad hoc per il pubblico odierno (come la “Vintage Edition” del 2016 con giochi di parole nostrani).

Citazioni e Omaggi in Altri Anime

  • 1993 – Dragon Ball Z (serie TV) – Goku e Videl assumono le identità “Great Saiyaman” e “Great Saiyaman #2”, omaggiando il duo di Yattaman (la fidanzata Doronjo vestita come Yattaman-2).
  • 1999 – Gintama – manga/anime di Hideaki Sorachi (空知英秋, Sorachi Hideaki;) – spesso cita la cultura anime degli anni ’80 in chiave comica; in un episodio la parodia del Trio Dorombo appare sullo sfondo (omaggio alla generazione Tatsunoko).
  • 2008 – Yatterman! (serie anime remake) – dentro la stessa famiglia Time Bokan, si omaggia la serie originale (per esempio, il titolo “Yatterman” è scritto col carattere storico 3:4 in un quadro animato tributo).

Autori influenzati da Yattaman

  • Akira Toriyama (鳥山 明, Toriyama Akira, scomparso il 1° marzo 2024) autore di Dragon Ball del 1984 – Pioniere del manga d’azione e umorismo ha ammesso di ispirarsi a vari cartoni giapponesi classici; l’archetipo dell’eroe mascherato nelle sue opere (come il Great Saiyaman) è un esplicito tributo allo spirito di Yattaman.
  • Kazuki Takahashi (高橋 和希, Takahashi Kazuki), pseudonimo di Kazuo Takahashi (高橋 一雅, Takahashi Kazuo, scomparso il 4 luglio 2022) autore di Yu-Gi-Oh! (遊☆戯☆王, Yū☆Gi☆Ō) del 1996 – Sebbene focalizzato sui duelli di carte, Takahashi omaggia spesso anime e giochi vintage. I gadget meccanici spiritosi e i duelli farseschi del trio cattivo in Yu-Gi-Oh! ricordano il tono giocoso di Yattaman.
  • Kōhei Horikoshi (耕平 堀越, Kōhei Horikoshi) autore di My Hero Academia del 2014 – Ama inserire omaggi ai classici shōnen. In particolare l’accoppiata eroina/partner comici e l’estetica un po’ retrò di alcuni costumi (come un giovane All Might scolastico) riflettono indirettamente l’eredità di anime come Yattaman. (Questi riferimenti non sono sempre dichiarati, ma i fan riscontrano nel lavoro di Horikoshi una vena nostalgica alla Tatsunoko).

Curiosità

  • Nel 4° episodio originale, il Trio Dorombo immagina di sconfiggere gli Yattaman per trasmettere una propria serie TV intitolata “Trio Drombo”. La serie fa continui riferimenti meta: i cattivi spesso recitano come se fossero attori consapevoli di uno show.
  • Nell’episodio 15 la trama parodia il cartone “Heidi”: curiosamente nella versione italiana questo episodio fu rinominato Peggy, modificando nome e riferimenti per l’adattamento.
  • Doronjo assume lo pseudonimo Hiroko Sasagawa (笹川 ・博子): un omaggio al regista Hiroshi Sasagawa (笹川ひろし, Sasagawa Hiroshi). La doppiatrice originale di Doronjo, Noriko Ohara, (小原乃 梨子?, Ohara Noriko), nata Noriko Tobe (戸部 法子?, Tobe Noriko, scomparsa il 12 luglio 2024).
  • Il piccolo Omotchama, il robot-mascotte del negozio di giocattoli, conclude ogni frase con il buffo suffisso “–da koron”. Il suo nome deriva da omocha (おもちゃ, “giocattolo”).
  • La sigla italiana Yattaman è stata incisa su vinile dai Cavalieri del Re, gruppo storico delle sigle anni ’80 (già autori di Goldrake e Vultus V). In Italia l’anime è stato tra i pochi Time Bokan ad arrivare interamente doppiato.
  • Nell’OAV del 1994 il Trio Dorombo deve vedersela con mecha famosi di altre serie Tatsunoko (es. la Mach 5 di Speed Racer o un robot di Gatchaman), uno strano crossover comico che celebra il portfolio dello studio.

Conclusione
Yattaman è un’opera dal sapore nostalgico e inconfondibile: con la sua miscela di gag slapstick, mecha giocattolo e una buona dose di parodia, ha saputo affascinare bambini e appassionati di ogni età. Pur nascendo nell’era d’oro dei cartoni animati giapponesi, la serie resta tuttora fresca e amata – come dimostrano i remake, i tributi musicali e le continue citazioni nella cultura pop. La semplicità della trama (“tesoro nascosto, cattivi sconfitti dai buoni”) è controbilanciata da un’ironia intelligente che si rivolge anche agli adulti, rendendo Yattaman un classico intramontabile. In definitiva, incarna lo spirito giocoso della fantascienza anni ’70 e continua a divertire con la stessa efficacia di una volta, ricordandoci che a volte anche i “cattivi” più sfortunati possono diventare degli eroi nel cuore del pubblico.

Per apprezzarla al meglio si consiglia la visione in lingua originale con i sottotitoli in italiano, attualmente è possibile acquistarla o noleggiarla, in streaming è visibile su abbonamento ad Anime Generation di Amazon Prime Video: https://www.primevideo.com/dp/amzn1.dv.gti.95b56d6c-5723-4ade-a7d5-dccb6b15f8be?autoplay=0&ref_=atv_cf_strg_wb

così come Yatterman The Movie – Sfida nel regno dei giocattoli:
https://www.primevideo.com/detail/0NSPJPMZSGW1LSA32YT92WL4OO/ref=atv_sr_fle_c_srce7a38_2_1_2?sr=1-2&pageTypeIdSource=ASIN&pageTypeId=B0B5KMSYDS&qid=1760026266569

Buona visione

*Anime
Gli anime sono produzioni animate provenienti dal Giappone, disponibili in TV, al cinema o sulle piattaforme di streaming. A differenza dei cartoni animati occidentali, gli anime si distinguono per il loro stile artistico distintivo, trame avvincenti e una grande diversità di generi, che includono azione, commedia, fantasy e dramma.

Si dividono in:

Kodomo (dal giapponese bambino/a) rivolto ad un pubblico di bambini. Esempi: Doraemon, Pokemon e Heidi.

Shōnen (dal giapponese ragazzo) per un pubblico di ragazzi adolescenti. Esempi: Dragon Ball, One Piece e Naruto.

Shōjo (dal giapponese ragazza) indirizzati ad un pubblico di ragazze adolescenti Esempi: Sailor Moon, Mila e Shiro e Kiss me Licia.

Seinen (dal giapponese uomo giovane) destinati ad un pubblico adulto maschile dai 18 anni in su. Esempi: Berserk, Vinlad Saga, Psycho Pass.

Josei (dal giapponese donna) per un pubblico adulto femminile. Esempi: Nana, Paradise Kiss e Vampire Knight.

**Manga
I manga sono fumetti giapponesi. Si distinguono per alcune caratteristiche uniche. Innanzitutto, la lettura avviene sempre da destra verso sinistra, partendo dall’ultima pagina. Molti manga sono stampati in bianco e nero, focalizzandosi sul dettaglio del tratto e sull’espressività dei personaggi. Lo stile di disegno è spesso caratterizzato da occhi grandi e intensi, capelli dalle forme e colori vivaci, e un’enfasi sulle reazioni emotive attraverso espressioni facciali e simbolismi visivi.

Spokon
Il termine spokon (スポ根) nasce in Giappone dall’unione di “sport” (スポーツ, supōtsu) e “konjō” (根性), che significa grinta, forza di volontà. Questo genere racconta storie sportive dove l’elemento centrale non è solo la competizione, ma soprattutto il percorso interiore dei protagonisti, fatto di sacrifici, allenamenti estenuanti e determinazione incrollabile. Lo spokon celebra la volontà di non arrendersi mai, trasformando lo sport in una scuola di vita. È un racconto epico in cui ogni partita è una battaglia, e ogni sconfitta diventa un passo verso la crescita.

Manga one-Shot
Nel mondo del manga, un one-shot è una storia autoconclusiva, generalmente pubblicata in un singolo capitolo, che presenta una trama completa con personaggi, ambientazione e conclusione all’interno di un numero limitato di pagine. La sua caratteristica fondamentale è l’autonomia narrativa: non prevede seguiti o serializzazioni, e si sviluppa interamente in una sola pubblicazione, anche se può variare in lunghezza da una quindicina a oltre cento pagine.

Manhwa
Il termine manhwa indica i fumetti prodotti in Corea del Sud, e in alcuni contesti si riferisce anche al fumetto coreano in generale. La parola è composta da due ideogrammi cinesi: “man” () che significa “libero, spontaneo, senza limiti” e “hwa” () che significa “disegno, pittura”. Quindi, letteralmente, manhwa può essere tradotto come “disegno spontaneo” o “fumetto libero”.

Il manhwa si distingue dal manga giapponese soprattutto per stile graficoformato di pubblicazione e modi di lettura:

  • Formato e distribuzione: tradizionalmente pubblicato su riviste settimanali o mensili, spesso in bianco e nero, ma con la crescente diffusione dei webtoon, molti manhwa oggi sono realizzati per la lettura digitale, con pagine verticali ottimizzate per smartphone.
  • Stile artistico: i tratti tendono a essere più realistici rispetto al manga, con attenzione ai dettagli architettonici e all’abbigliamento.
  • Temi e target: i manhwa spaziano dai generi romantici e scolastici agli action, horror e fantasy, spesso con una narrazione più matura e drammatica, riflettendo differenze culturali tra Corea e Giappone.

In sintesi, il manhwa è il corrispettivo coreano del manga giapponese, ma con caratteristiche peculiari che lo rendono immediatamente riconoscibile, soprattutto nella grafica e nella fruizione digitale moderna.

***OAV o OVA
L’OAV (Original Animation Video) è un episodio o una serie di episodi anime che vengono prodotti direttamente per il mercato home video (VHS, DVD, Blu-ray, streaming on demand) senza essere trasmessi prima in televisione o al cinema. Pensa agli OAV come a degli “speciali” o delle “uscite dirette per il video” che spesso approfondiscono storie secondarie, esplorano universi alternativi o continuano trame di serie TV già concluse, offrendo maggiore libertà creativa rispetto alle produzioni destinate al palinsesto televisivo.

Moe
La parola “moe” (萌え) è un termine giapponese usato nel mondo degli anime e manga per descrivere un sentimento di affetto, attrazione o tenerezza verso un personaggio (di solito femminile) che ha caratteristiche adorabili, ingenue o protettive.