Acen, al via la proposta del registro di fabbricato

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“Il modello Sirena e’ stato vincente, ora si tratta di rimetterlo in campo quanto prima e riavviare tutto il processo a cominciare dal centro storico che costituisce lo scrigno dei valori identitari della nostra citta’, sui quali occorre puntare. Poi bisogna mettere mano al resto delle aree orientali e occidentali e alle periferie”. Cosi’ il presidente dell’Acen, Francesco Tuccillo, a margine del convegno “L’architetto e il patrimonio costruito. Prevenzione, restauro, rigenerazione”, presso l’Unione Industriali di Palazzo Partanna, organizzato con l’Ordine degli Architetti di Napoli, che ha presentato una proposta alle istituzioni per un registro del fabbricato. “Bisogna intervenire subito – spiega Tuccillo – con i fondi comunitari e nazionali messi in campo dalle amministrazioni locali anche con il finanziamento da parte di singoli condomini. C’e’ la necessita’ di occuparsi del nostro patrimonio edilizio sia quello pubblico che quello privato, di far un censimento di tutti gli edifici e individuare quelli per i quali e’ necessario intervenire. Il 70% degli edifici ha piu’ di quarant’anni di vita e non e’ adeguato alle norme sismiche e sull’efficientamento energetico”. “E’ quantomai opportuna – afferma Pio Crispino, presidente dell’Ordine degli Architetti -, dopo un evento calamitoso come il terremoto, una riflessione sulla rigenerazione sismica del patrimonio costruito, passando dalla pianificazione sismica, alla ricostruzione, alla prevenzione. Il patrimonio costruito e vincolato nel centro storico non e’ a norma ed e’ di esclusiva competenza dell’architetto. Il registro del fabbricato ci da’ la possibilita’ di analizzare il costruito e poi pensare a una proposta di consolidamento. Presenteremo la proposta al sindaco e al presidente della regione. Come Ordine abbiamo partecipato al primo progetto Sirena, nel quale il registro del fabbricato, una sorta di libretto di manutenzione, era previsto come premialità”.
L’Unione Industriali e l’Acen – spiega Ambrogio Prezioso, presidente degli imprenditori partenopei – sono in prima linea nelle riflessioni sulle trasformazioni urbane. Dal 2004 abbiamo proposto iniziative e comitati, come la Citta’ dei Creativi o Naplest, che nascono dal basso e fanno proposte, dialogando con stakeholder e istituzioni. E’ fondamentale fare delle proposte che siano recepite e che siano di prospettiva per l’intero mezzogiorno. Presenteremo degli studi che raccoglieranno tutti gli operatori di area e si rivolgeranno a ministeri, Regione, fondazioni, Anci sovrintendenze, e con tutti soggetti deputati a far si’ che un grande concept possa essere lanciato su questi territori. I partenariati pubblico-privati – commenta Prezioso – sono fondamentali perche’ se tu riesci ad organizzare bene la spesa pubblica, i fondi comunitari e della coesione, sei solo all’inizio di un processo, che se poi non intervengono i privati non hai i numeri per sviluppare i territori e renderli attrattivi per i capitali esteri”. “Sirena 2 – afferma il soprintendente Luciano Garella – e’ un’opportunita’ per la citta’ e per uscire dall’immobilismo di un momento di difficile. Quindi ben venga. Nella prima versione, le regole furono determinate in modo poco preciso. Adesso bisognera’ fare bene le regole. Le opportunita’ sono tantissime, noi siamo inevitabilmente chiamati a dare una risposta alle esigenze di una societa’ civile che sta cambiando con grande rapidita’. Anche la Soprintendenza forse puo’ modificare un po’ l’atteggiamento nei confronti di una materia che si va raffinando sempre piu’. Abbiamo bisogno di adeguarci in misura maggiore”.