C’è attesa nei mercati per le decisioni del Fomc

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A cura di Antonio Arricale L’attenzione dei mercati, oggi (l’appuntamento è per le ore 19 in Italia), è tutta protesa alle decisioni che verranno adottate dal Fomc. Come si A cura di Antonio Arricale L’attenzione dei mercati, oggi (l’appuntamento è per le ore 19 in Italia), è tutta protesa alle decisioni che verranno adottate dal Fomc. Come si sa, il Federal Open Market Committee (Comitato federale del mercato aperto) è l’organismo della Federal Reserve (Fed) incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli Stati Uniti e ne è il principale strumento di politica monetaria. In altri termini, il Fomc regola la politica monetaria specificando l’obiettivo a breve termine, vale a dire, decidendo il livello dei tassi di interesse (federal funds rate) negli Usa. Dunque, questa sera, dopo due giorni di riunioni, la banca centrale americana dovrebbe annunciare la sua decisione di politica monetaria. All’annuncio – come da consuetudine – seguirà la conferenza stampa della governatrice, Janet Yellen. Secondo gli analisti, il termine cui dovrà darsi particolare importanza, sia nel comunicato stampa finale del meeting e sia nelle parole della numero uno della Fed, è l’aggettivo “paziente”: aggettivo, peraltro, già utilizzato dalla Yellen in riferimento alla tempistica del primo rialzo dei tassi. Sicché intanto il mercato si chiede se questa parola verrà mantenuta anche in questa occasione o se invece sarà cancellata dal comunicato, liberando di fatto le mani alla Fed per le decisioni da adottare nei prossimi mesi. Ovviamente, sulle decisioni del Fomc regna molta incertezza e questo per almeno due considerazioni di segno opposto. A favore di un primo ritocco dei tassi di interesse, magari a partire già daln prossimo mese di giugno, c’è infatti il dato recente e ovviamente positivo, relativo al mercato del lavoro americano, sulla scorta del quale un primo ritocco ai tassi potrebbe arrivare già a giungo. Di contro, tuttavia, le vendite al dettaglio, che sono calate per il terzo mese consecutivo, e i deludenti dati sulla produzione industriale e l’indice Ism manifatturiero fanno pensare che eventuali decisioni sul “federal funds rate” sarà procrastinato per qualche mese ancora. Tra le considerazioni da non trascurare, inoltre, c’è il dato relativo alla crescente ed inarrestabile debolezza dell’euro rispetto al dollaro. In proposito, anzi, alcuni analisti pensano che entro la fine dell’anno la linea di parità tra le due monete sarà addirittura violata. In questo senso si cita un recente report di Goldman & Sachs. Infine, va anche considerato che finora il trend della bilancia commerciale degli Stati Uniti è stato piuttosto stabile (sui 40-45 miliardi di dollari di deficit commerciale mensile) anche se, per una più corretta valutazione, mancano i dati più recenti. Insomma, ne sapremo di più tra qualche ora. Borse asiatiche Ancora una seduta positiva per le principali borse asiatiche. A Tokyo il Nikkei ha fatto registrare un rialzo dello 0,55% salendo a 19544 punti, bene anche Hong Kong che guadagna l’1,2% e Shanghai in crescita di 1,5 punti percentuali. Poco mossa invece Seoul che ha chiuso praticamente invariata. La possibilità di un nuovo intervento da parte del governo cinese a sostegno della crescita economica sta favorendo gli acquisti sia sulla piazza di Shanghai, che questa mattina ha toccato i massimi degli ultimi 7 anni, sia sulle altre principali piazze asiatiche, in attesa delle decisioni odierne della Fed in materia di tassi di interesse. In ambito macroeconomico il ministero delle Finanze giapponese ha reso noto il dato relativo alla bilancia commerciale che in febbraio si è quasi ridotto a un terzo rispetto a gennaio da 1.177 a 425 miliardi di yen, tornando al livello più basso dal giugno 2013, e contro 986 miliardi del consensus. Si tratta del 32esimo mese consecutivo di deficit per il Sol Levante. In febbraio, l’export è cresciuto del 2,4% su base annua contro lo 0,3% d’incremento atteso dagli economisti. L’import è calato del 3,6% a fronte della flessione del 3,2% del consensus. I prezzi delle case sono calati significativamente anche in febbraio in quasi tutt e le maggiori città della Cina, nel sesto mese consecutivo di declino causato da un eccesso d’offerta. In 69 delle 70 città monitorate dall’Ufficio nazionale di statistica cinese in febbraio i prezzi delle case sono calati del 5,9% contro il 5,1% di declino di gennaio (-4,3% in dicembre). Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta contrastati in attesa delle indicazioni che arriveranno oggi dalla fed. Il Dow Jones ha perso lo 0,71%, l’S&P 500 lo 0,33% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,16%. Negativo il dato immobiliare pubblicato in giornata. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali sono diminuiti nel mese di febbraio passando da 1.081 mila unità a 897 mila unità. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1.049 mila unità. In crescita invece le licenze edilizie passate da 1.060 mila unità a 1.092 mila unità (consensus 1.065 mila unità). Sul fronte societario Apple +1,67%. Secondo il Wall Street Journal il gruppo di Cupe rtino starebbe lavorando per lanciare un servizio di internet TV. Burlington Stores +2,11%. La catena discount ha annunciato risultati superiori alle attese. Nel quarto trimestre l’utile adjusted è aumentato a 1,43 dollari per azione da 1,07 dollari di un anno prima. I ricavi sono cresciuti dell’11,3% a 1,49 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1,32 dollari su ricavi per 1,47 miliardi. Le vendite a parità di negozi sono salite del 6,7% contro il +5,4% previsto dal consensus. Plug Power -5,09%. Lo specialista di celle a combustibile (fuel cell) ha chiuso il quarto trimestre con una perdita superiore alle attese. Il rosso “adjusted” si è attestato a 0,08 dollari per azione contro i 4 centesimi previsti dal consensus. Sotto le attese anche i ricavi, cresciuti a 21,5 milioni contro i 26,3 milioni del consensus. Macerich -3,47%. Il gruppo dei centri commerciali ha rifiutato la proposta di acquisto presentata da lla rivale e numero uno del settore Simon Property. American Airlines Group +6,91%. Dal prossimo 20 marzo il titolo della compagnia aerea entrerà nell’indice S&P 500 al posto di Allergan. Foot Locker +0,86%. La catena di negozi di scarpe sportive prevede di raggiungere un giro d’affari di 10 miliardi di dollari entro il 2020. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta poco mosse in attesa delle indicazioni che arriveranno questa sera (alle 19 ora italiana) dalla Fed. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,1%. Sopra la parità il Ftse100 di Londra (+0,15%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%). Tra i singoli titoli Nexans +2,5% in scia alle indiscrezioni su possibili M&A nel settore. Secondo Bloomberg il produttore di cavi Prysmian sarebbe interessata all’acquisto della rivale americana General Cable. BHP Billiton +1%. Citigroup ha alzato il rating sul titolo del gruppo minerario a buy. Inditex +2,3%. Il gruppo di abbigliamento ha chiuso il 2014 con un utile netto di 2,5 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 2013. Il dato è in linea con le attese. La società ha annunciato che nelle prime sei settimane del 2015 le vendite sono aumentate del 13% a cambi costanti. Standard Chartered +5% grazie all’upgrade di Barclays. Il broker ha migliorato il giudizio sul titolo della banca britannica a overweight. Lufthansa -1%. I piloti della compagnia aerea scioperano oggi e domani. L’Oréal -1%. Ubs ha peggiorato la raccomandazione sul titolo del colosso dei cosmetici a neutral da buy. SBM Offshore +7%. Il gruppo delle piattaforme petrolifere potrebbe raggiungere un accordo con le autorità brasiliane per chiudere una inchiesta di corruzione. Italia Il Ftse Mib segna +0,01%, il Ftse Italia All-Share -0,01%, il Ftse Italia Mid Cap +0,33%, il Ftse Italia Star +0,40%. Avvio in netto rialzo per Prysmian (+3%): secondo Bloomberg il produttore di cavi sarebbe interessato all’acquisto della rivale americana General Cable. Performance positive anche per Mediaset (+1,8%), Salvatore Ferragamo (+1,4%) e Yoox (+1,2%). Forte progresso per Banca Carige (+4,2%) grazie a MF che scrive che nella tarda serata di ieri la BCE avrebbe ricevuto l’ok della BCE al capital plan. Sempre secondo MF per domani è stato convocato il cda per deliberare l’aumento di capitale: l’importo potrebbe arrivare a 800-900 milioni di euro contro i 700 del capital plan. Sale BP Sondrio (+1,3%) in scia alla decisione del cda di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,060 euro per azione, rispetto a 0,050 corrisposti riguardo all’esercizio 2013. In flessione Snam (-1,3% a 4,47 euro): Goldman Sachs ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da NEUTRAL a SELL e abbassato il target da 4,40 a 4,10 euro. In rosso Finmeccanica (-0,9%) su indiscrezioni del Sole 24 Ore in base alle quali il gruppo guidato da Mauro Moretti potrebbe salire dall’attuale 105 al 25% in Atitech, importante società di manutenzione aeronautica. Moretti ha dichiarato che non è stato affidato alcun mandato alle banche per la vendita di DRS.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 18 marzo 2015 11:30 GBP Average Earnings Index 3m/y GBP Claimant Count Change GBP MPC Official Bank Rate Votes 14:30 CAD Wholesale Sales m/m GBP Annual Budget Release 16:30 USD Crude Oil Inventories 20:00 USD FOMC Economic Projections USD FOMC Statement USD Federal Funds Rate