Carige affonda in Borsa dopo richieste della Bce

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Torna la tensione sulle banche italiane quotate a Piazza Affari dopo l’intervento a gamba tesa della Bce su Carige. E così mentre il listino principale (Ftse Mib) perde l’1,1%, i principali istituti arretrano anche del 4% tra raffiche di sospensioni. Tra i titoli congelati al ribasso ci sono Ubi Banca (adesso -4,5%), il Banco Popolare (-3,48%) e Bpm (-3,31%). Male anche le due big: Intesa Sanpaolo lascia il 2,8% e UniCredit il 3,6%. Fuori dal paniere principale crolla quindi Carige (-9%) dopo che Francoforte ha chiesto un nuovo piano industriale.

Carige affonda in Borsa, sul titolo dell’istituto genovese pesano le richieste arrivate dalla Bce di varare un nuovo piano industriale che tenga conto del deterioramento dell’attuale scenario e un piano che rifletta le nuove considerazioni sulle opzioni strategiche. 

Petrolio: stabile a 34,82 dollari  – Il petrolio è stabile in Asia a 34,82 dollari per il barile Wti. Il Brent sale a 37,32 dollari.

Spread Btp apre poco mosso a 123,7 punti – Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 123,7 punti dai 124,4 della vigilia e i 125 della chiusura di ieri. Il rendimento è all’1,41%.

Asia positiva con petrolio, bene futures Europa
 – Borse asiatiche e petrolio sui massimi da otto settimane. Questa la situazione sui listini in attesa dei dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti (ore 14:30 italiane). Nel ‘Far East’ quindi l’indice Msci ha guadagnato un altro 0,4%, portando così il saldo della settimana a +5%. Complessivamente i mercati azionari globali hanno recuperato più della metà delle perdite registrate da inizio anno, dopo aver toccato i nuovi minimi degli ultimi due anni e mezzo lo scorso 11 febbraio. Il mercato migliore nella seduta odierna è quello di Hong Kong, che sta guadagnando oltre l’1%, mentre Tokyo ha già chiuso in rialzo dello 0,46%. Positive anche Shanghai (+0,50%) e Taiwan (+0,37%).

Torna la tensione sulle banche italiane quotate a Piazza Affari dopo l’intervento a gamba tesa della Bce su Carige. E così mentre il listino principale (Ftse Mib) perde l’1,1%, i principali istituti arretrano anche del 4% tra raffiche di sospensioni. Tra i titoli congelati al ribasso ci sono Ubi Banca (adesso -4,5%), il Banco Popolare (-3,48%) e Bpm (-3,31%). Male anche le due big: Intesa Sanpaolo lascia il 2,8% e UniCredit il 3,6%. Fuori dal paniere principale crolla quindi Carige (-9%) dopo che Francoforte ha chiesto un nuovo piano industriale.

Carige affonda in Borsa, sul titolo dell’istituto genovese pesano le richieste arrivate dalla Bce di varare un nuovo piano industriale che tenga conto del deterioramento dell’attuale scenario e un piano che rifletta le nuove considerazioni sulle opzioni strategiche. 

Petrolio: stabile a 34,82 dollari  – Il petrolio è stabile in Asia a 34,82 dollari per il barile Wti. Il Brent sale a 37,32 dollari.

Spread Btp apre poco mosso a 123,7 punti – Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 123,7 punti dai 124,4 della vigilia e i 125 della chiusura di ieri. Il rendimento è all’1,41%.

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 – Borse asiatiche e petrolio sui massimi da otto settimane. Questa la situazione sui listini in attesa dei dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti (ore 14:30 italiane). Nel ‘Far East’ quindi l’indice Msci ha guadagnato un altro 0,4%, portando così il saldo della settimana a +5%. Complessivamente i mercati azionari globali hanno recuperato più della metà delle perdite registrate da inizio anno, dopo aver toccato i nuovi minimi degli ultimi due anni e mezzo lo scorso 11 febbraio. Il mercato migliore nella seduta odierna è quello di Hong Kong, che sta guadagnando oltre l’1%, mentre Tokyo ha già chiuso in rialzo dello 0,46%. Positive anche Shanghai (+0,50%) e Taiwan (+0,37%).