Grecia, l’accordo ora sembra davvero vicino

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A cura di Antonio Arricale

L’accordo sulla Grecia è vicino, ma c’è ancora molto da fare. Christine Lagarde direttore del Fondo Monetario Internazionale resta prudente sulla vicenda del debito greco e, dunque, sul futuro di Atene. Infatti, l’intesa ieri non è stata raggiunta, anche se è chiaro che ci sono stati dei passi avanti. Atene ha messo a punto nuove proposte con l’obiettivo di arrivare a un compromesso con i suoi creditori internazionali. Nonostante una riunione dei ministri delle Finanze della zona euro e un successivo vertice dei capi di Stato e di Governo dell’unione monetaria, i leader europei si sono dati appuntamento a giovedì, fiduciosi di raggiungere l’accordo sul prolungamento del programma di salvataggio per la Grecia. “Le proposte greche, benché arrivate tardi, sono grandi passi verso la direzione richiesta dalle istituzioni e sono fiducioso che l’Eurogruppo mercoledì produrrà risultati da sottoporre al Consiglio giovedì“, ha detto il presidente Jean Claude Juncker al termine della riunione.

Borse asiatiche

Mercati asiatici positivi questa mattina in scia al progresso di ieri sera a Wall Street ed all’ottimismo che si respira in Europa per una soluzione della crisi greca. Il Nikkei ha chiuso gli scambi in progresso dell’1,87% a quota 20809, riportandosi così sui massimi di inizio millennio. Progresso attorno allo 0,8% per la borsa di Hong Kong mentre Seoul ha chiuso in crescita dell’1,02%. In recupero anche la borsa cinese tornata alle contrattazioni dopo la pausa di ieri ed il forte ribasso di venerdì. Lo Shanghai Composite fa registrare questa mattina un progresso dell’1,4%. In ambito macroeconomico da segnalare che è durata poco la ripresa della fase d’espansione del manifatturiero in Giappone. Nel mese di giugno, infatti, l’indice Pmi stilato da Markit/Jmma è tornato sotto la soglia di 50 punti che separa crescita da recessione. La lettura preliminare relativa al mese in corso si attesta a 49,9 punti da 50,9 punti del dato definitivo di maggio e contro i 50,5 punti del consensus. In aprile l’indice era sceso a 49,9 punti, per la prima volta in 11 mesi sotto 50 punti. Giugno è stato il quarto mese consecutivo sotto la soglia che separa crescita da contrazione per il settore manifatturiero della Cina. La lettura preliminare del Purchasing Managers’ Index (Pmi) elaborato da Markit/Hsbc, infatti, si è attestata a 49,6 punti, meglio comunque del dato finale di maggio a 49,2 punti (48,9 in aprile, lettura più debole in 12 mesi) e contro attese degli economisti per 49,4 punti.

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta di lunedì 22 giugno in rialzo, con il Nasdaq che ha toccato nuovi record, in gran parte grazie alle speranze in arrivo dall’Europa su una possibile soluzione della crisi greca. Anche se i passi in avanti per la rinegoziazione del debito di Atene sono tutt’altro che definitivi “è stata tolta un po’ d’ansia dai mercati”, ha detto a Reuters Bruce McCain, chief investment strategist di Key Private Bank. A sostenere i corsi è stata però anche l’intensa attività di M&A. In particolare, il sottoindice energy dell’S&P ha segnato un progresso dell’1% dopo che Energy Transfer Equity -4,87% ha confermato l’Opa da 48 miliardi di dollari su Williams Companies, poche ore dopo il rifiuto di una precedente proposta significativamente più bassa. Williams +25,90% è stato il migliore performer dell’S&P 500 nella seduta. Restando in ambito di acquisizioni e fusioni, Cigna +4,73% ha respinto l’offerta da 47 miliardi di dollari lanciata domenica da Anthem +3,62%. Sul fronte macro, la National Association of Realtors ha comunicato che le vendite di abitazioni esistenti in maggio sono cresciute del 5,1% su base mensile, contro il 4,4% del consensus. Il Philadelphia Stock Exchange Housing Sector Index ha guadagnato lo 0,9% con Lennar +1,7% tra i migliori titoli del settore. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 104,53 punti pari allo 0,58% a quota 18.120,48 mentre l’S&P 500 è cresciuto di 13 punti pari allo 0,62% a 2.122,99. Il Nasdaq Composite ha segnato un progresso dello 0,72% pari a 36,97 punti al record di 5.153,97 (l’S& P 500 si è fermato allo 0,3% dai suoi massimi).

Europa

Avvio in rialzo per i maggiori indici azionari europei dopo che l’Euro Summit di ieri sera ha espresso ottimismo sulla possibilità di raggiungere un accordo con la Grecia entro questa settimana. L’indice Dax tedesco guadagna lo 0,94% durante i primi scambi, il francese Cac 40 segna un rialzo dello 0,83% e l’Ibex 25 spagnolo si pone in vantaggio di 0,92 punti percentuali sul riferimento. Sopra la parità anche il Ftse 100 britannico (+0,17%). La speranza in un’intesa che scongiuri il Grexit, nonostante i diversi punti da definire in un eventuale accordo, spinge al rialzo ancora una volta i listini europei. Per mercoledì è atteso un nuovo incontro dell’Eurogruppo che dovrà fare il punto sui negoziati che proseguono ininterrottamente da giorni . Nel paniere tedesco si mettono in luce i bancari Commerzbank (+1,04%) e Deutsche Bank (+0,82%), ma per quest’ultima il quotidiano economico Handesblatt ipotizza la necessità di nuovo capitale per circa 12 miliardi di euro. Nel principale paniere azionario francese si segnalano ancora le performance della compagnia telefonica Bouygues che cede durante i primi scambi lo 0,98% del proprio valore al mercato. Ieri Numericable-SFR (-2,32%), concorrente della telefonia controllata dal gruppo Altice di Patrick Drahi, aveva confermato la presentazione di un’offerta sulla stessa Bouygues e indiscrezioni di stampa avevano ipotizzato una proposta da 10 miliardi di euro. Oggi il board di Bouygues dovrebbe valutare il caso, mentre il governo di Manuel Valls ha posto ieri 5 condizioni a una eventuale fusione: tra di essere la difesa dei posti di lavoro e degli investimenti. Tutto il comparto delle comunicazioni europee è stato comunque influenzato dalla nuova proposta di consolidamento francese. Nel Ftse 100 britannico sono invece sottotono durante i primi scambi i titoli di colossi minerari come Anglo American (-0,45%), BHP Billiton (-0,48%) e Rio Tinto (-0,67%), che subiscono il cattivo sentiment sui prezzi delle materie prime.

Italia

Il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,63% e il Ftse Italia All Share guadagna lo 0,65%, in crescita anche il Ftse Italia Star (+0,63%). L’accordo tra Atene e creditori appare più vicino e Piazza Affari ha aperto l’ottava in forte spolvero dando seguito al rally di venerdì scorso e di ieri. L’indice Ftse Mib è andato a chiudere un rialzo del 3,47% a quota 23.485 punti uniformandosi al buon umore di tutte le Borse Ue. Dopo la riunione di ieri, un nuovo Eurogruppo si riunirà in settimana per raggiungere l’accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali. “Le proposte della Grecia sono un passo accolto positivamente ma è necessario altro lavoro con le istituzioni”, ha twittato il vice presidente dell’Eurogruppo, Valdis Dombrovskis, al termine della riunione a Bruxelles dei ministri delle Finanze della zona euro. A Piazza Affari performance molto positive per le banche: rialzo di oltre il 7% per Bper, seguita da Banco Popolare, Mediobanca e Mediolanum con rialzo nell’ordine del 6%. Promozione da parte degli analisti anche per Saipem (+6,37% a 9,84 euro). Deutsche Bank ha alzato il giudizio sulla controllata di Eni a buy dal precedente sell. Da segnalare il debutto scoppiettante per Inwit (11,5% a 4,07 euro), la controllata di Telecom Italia che gestisce le torri di trasmissione del gruppo tlc.


I dati macro attesi oggi

Martedì 23 giugno 2015

03:30 AUD Indice dei prezzi delle abitazioni (Trimestrale)

03:45 CNY Indice Manifatturiero PMI – HSBC

09:00 EUR IPC francesi

09:00 EUR Indice dei direttori agli acquisti del settore terziario francese

09:30 EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero

09:30 EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore servizi tedeschi

10:00 EUR Indice PMI manifatturiero

10:00 EUR Indice dei direttori agli acquisti del settore servizi

10:00 EUR Indice composito dei servizi

12:00 GBP Tendenza degli ordini industriali

14:00 USD Discorso del membro del FOMC Powell

14:30 USD Principali ordinativi di beni durevoli (Mensile)

14:30 USD Ordinativi di beni durevoli (Mensile)

15:45 USD Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero

16:00 USD Vendite di nuove abitazioni

16:00 USD Vendita di case nuove (Mensile)

22:30 USD Scorte settimanali di petrolio