Metafora del mondo, “Corpus” in mostra alla Saaci/Gallery

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Siamo il nostro corpo. E siamo oltre il nostro corpo, seppur non possiamo distaccarci da esso quanto usarlo come chiave di lettura di noi stessi e del mondo. E’ con tali intenti che sabato 10 giugno 2017 alle ore 19.00 sarà inaugurata presso lo spazio espositivo Saaci/Gallery, la mostra collettiva dal titolo CORPŭS, a cura di Marina Guida, realizzata con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e con il Patrocinio del Comune di Saviano.

Nell’era elettrica abbiamo come pelle l’intera umanità” scriveva McLuhan nel 1964 con fare lungimirante, da sarcastico e moderno Tiresia  qual era. Il corpo in effetti è materia difficile da analizzare in quella che è la sua trasfigurazione culturale, sociale, di visione condivisa e generalizzata. Il corpo dunque. Uno dei soggetti prediletti dell’arte. Stilizzato, raffigurato in secoli di oli distesi, pennellate minuziose o ampie che diventano ritratti rinascimentali o cubisti, croste impressioniste, gesti veloci: interpretato, analizzato e quasi vivisezionato. Si passa dalla visione mitica a quella scientifica a quella esotica, erotica, concettuale fino a trasformarlo in palcoscenico di interpretazione metafisica.  Non c’è da stupirsene, il corpo è l’involucro in cui troviamo il nostro limite naturale, ma attraverso cui attingiamo all’altro e alla realtà delle cose. E oggi nell’ “era elettrica”, che poi riconosciamo unanimemente come era della comunicazione,  si è esteso virtualmente così tanto da potersi allungare ovunque, raggiungere tutti, assumere appunto come pelle l’intera umanità. Forse mai come oggi l’arte sente l’esigenza di chiedersi cosa il corpo sia  nella sua natura tanto estetica quanto biologica o comunicativa. 

Sono questi gli spazi speculativi che CORPŭS va esplorando, attraverso le opere di tredici artisti provenienti da paesi e percorsi differenti:Alexandra Penris (Austria), Joyce Kubat (USA), Joseba Eskubi (Spagna),Navid Azimi Sajadi (Iran), Como Seta (USA) e gli italiani Pietro ListaFrancesco CoccoMarco Fantini, Alfonso AuriemmaIlaria CozzolinoMaurizio ElettricoBlak NapkinMatilde de Feo. Orizzonti che si aprono quindi a tecniche e rappresentazioni assai diverse. Ogni medium o supporto scelto apre nuovi scenari e punti di vista, che si tratti di fotografia, pittura, scultura, video o installazioni. Perché, sempre per citar McLuhan, “il medium è la metafora” nel senso che il media scelto trasforma il messaggio e ciò che si dice o, come nel caso dell’arte, ciò che si crea. Non c’è una verità sul corpo, non una, ma tante e molteplici che lo rendono così organismo in divenire, mappa emozionale, contenitore di apparenza che l’apparenza supera e sorpassa. Il corpo presso la galleria Saaci/Gallery diventa così quell’insieme di segni e alfabeti capaci di metterci in mano i mezzi per leggere anche ciò che corpo non è, quei misteri dal corpo meravigliosamente dischiusi.