Musica, il Festival Valle d’Itria omaggia Napoli

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E’ dedicata a Paolo Grassi, a 100 anni dalla nascita del fondatore con Giorgio Strehler del Piccolo Teatro, la 45/a edizione del festival della Valle d’Itria, che quest’anno con il suo cartellone omaggia Napoli e la musica partenopea. Ad aprire la kermesse, che si terrà a Martina (Taranto) dal 16 luglio al 4 agosto, sara’ Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa. In cartellone figurano anche Ecuba di Nicola Antonio Monfroce, con sul podio il direttore musicale del Festival Fabio Luisi, e l’Orfeo di Nicola Porpora in forma semi-scenica. Per i primi due titoli d’opera, invece, la regia e’ affidata all’inossidabile Pier Luigi Pizzi. Il programma anche quest’anno offrira’ un”opera in masseria’, in questo caso l’intermezzo L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci e sono confermati il festival junior, la musica sacra nella Basilica di San Martino, il premio Rodolfo Celletti, arrivato alla decima edizione, e il progetto che coinvolge gli allievi dell’Accademia di Belcanto Celletti. “Giungiamo alla 45/a edizione del Festival della Valle d’Itria – commenta il presidente Franco Punzi – nel totale rispetto dell’identita’ statutaria che prevede la promozione di giovani artisti, vero pilastro della programmazione del festival, e la riscoperta di opere inedite o dimenticate del repertorio del Belcanto”. Il titolo di quest’anno è ‘Albori e Bagliori. Napoli e l’Europa: il secolo d’oro’. “Il cartellone 2019 – ha sottolineato il direttore artistico Alberto Triola – incornicia la magnifica parabola di un secolo aureo, da Vinci e Porpora a Cimarosa e Manfroce, vale a dire dagli albori geniali della scuola napoletana agli stupefacenti bagliori che illuminano il cielo musicale di mezza Europa (Londra, San Pietroburgo, Vienna, Parigi…), fino ai sorridenti riverberi, luccicanti di malinconia, che in pieno Ottocento hanno continuato a raccontare la sorprendente storia di una gloriosa tradizione musicale e dei suoi immortali protagonisti: compositori di successo, le cui opere, spesso capolavori ineguagliati, sono diventati modello, letteratura e, in alcuni casi, leggenda”.