Tensione sulle borse, spread sopra i 160

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A cura di Antonio Arricale

Scivolano le borse europee sui timori per la Grecia: Madrid e Francoforte cedono 1,6%, Parigi perde l’1,3% e Milano l’1,2%. Lo spread Btp-bund sale a 165 punti base. Vendite sulle borse asiatiche, preoccupate non solo per i rischi di un’uscita della Grecia dall’Eurozona, ma anche per un rialzo dei tassi Usa già a settembre. Domani la Fed darà nuove indicazioni sul costo del denaro mentre giovedì si riunirà l’Eurogruppo per fare il punto dei negoziati con Atene. Tokyo ha perso lo 0,64%, Seul lo 0,67% e Sydney lo 0,05%. Hong Kong cede lo 0,63% mentre scivolano Shanghai (-2,4%) e Shenzhen (-2,5%). In giornata attesi i dati sulla disoccupazione europea e l’indice Zew.

Borse asiatiche

Borse asiatiche ancora deboli questa mattina, preoccupate dall’evoluzione che stanno prendendo le trattative tra la Grecia ed i propri creditori. Per il paese ellenico la scadenza di fine mese si avvicina e non vengono fatti passi avanti, circostanza che ne rende sempre più probabile l’uscita dall’UE, evento che innervosisce i mercati, impauriti da un possibile effetto a catena su altri stati periferici dell’Unione. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,64% a 20257 punti, Hong Kong arretra di un punto percentuale mentre Seoul ha ceduto lo 0,67%. In forte calo Shanghai che arretra del 4 per cento circa. La chiusura negativa di ieri a Wall Street ha contribuito ulteriormente al risultato odierno dei mercati.

Borsa Usa

A New York i principali indici ieri hanno chiuso la seduta in ribasso a causa dei timori di un Grexit. Il Dow Jones ha perso lo 0,6%, l’S&P 500 lo 0,46% e il Nasdaq Composite lo 0,42%. Più ombre che luci dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. L’indice Empire State Manufactoring (che misura l’andamento dell’attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di giugno a -1,98 punti in calo rispetto ai 3,09 punti di maggio e nettamente inferiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 6 punti. La Produzione Industriale ha evidenziato un decremento dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato inferiore alle stime degli addetti ai lavori (pari a +0,1%), risultando però in lieve miglioramento rispetto al dato precedente, pari al -0,5% rivisto dal -0,3%. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 78,1%, in calo dal 78,3% della rilevazione precedente. L’Indice del Mercato Immobiliare NAHB si è attestato nel mese di giugno a 59 punti. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti e alla rilevazione precedente, fissate rispettivamente su un indice pari a 56 punti e 54 punti. Sul fronte societario Dealertrack Technologies +58,04%. Cox Automotive ha annunciato l’acquisto del gruppo dei software per 4 miliardi di dollari. Micron Technology -3,54%. Morgan Stanley ha tagliato il rating sul titolo del produttore di chip a underweight da equal-weight. Target +1,26%. Il gigante retail ha ceduto a CVS Health il business farmacie e cliniche per 1,9 miliardi di dollari. Boeing -0,35%. Il gruppo aerospaziale ha ricevuto un maxi ordine da oltre 10 miliardi di dollari da Garuda Indonesia. Standard Pacific +5,44%. Il gruppo di costruzioni e la rivale Ryland Group hanno annunciato l’intenzione di fondersi per creare il quarto operatore delle costruzioni di case negli Stati Uniti. United Technologies -2,53%. Il conglomerato industriale ha annunciato che uscirà dal settore elicotteri. Cigna +11,79%. Secondo il Wall Street Journal, il gruppo assicurativo avrebbe rifiutato una offerta da 45 miliardi di dollari promossa dalla rivale Anthem..

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,6%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,9%. Niente di buono sul fronte greco. Il Ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis, ha detto che non saranno presentate modifiche al piano di riforme nel vertice dell’Eurogruppo di giovedì. In Germania l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto il dato definitivo relativo all’inflazione di maggio. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,1% su base mensile facendo registrare un incremento dello 0,7% su base annuale, in linea con la lettura preliminare. L’indice armonizzato ha mostrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,7% su base annua. Più tardi sarà diffuso l’indice Zew tedesco e il dato sull’occupazione del primo trimestre nella zona euro. Male il settore auto. Le vendite nel mese di maggio nell’Europa dei 28 + Efta sono cresciute dell’1,4%. Si tratta di un ritmo inferiore rispetto ai mesi precedenti. Giù anche banche e tlc.

Italia

Ancora un avvio di seduta in rosso per i listini azionari a seguito delle perduranti tensioni sul dossier greco che attraversano l’Eurozona e registrano al momento un muro contro muro tra istituzioni creditrici europee e governo ellenico. Il Ftse Mib cede l’1,08%, il Ftse Italia All Share perde l’1,13% e il Ftse Italia Star l’1,19%. Il capo del governo greco Alexis Tsipras ha cercato di rispedire al mittente la richiesta di una proposta migliorativa ai creditori affermando che già le proposte di Atene sono sul tavolo e che il governo non intende procedere a nuovi tagli sulle pensioni. Ieri Mario Draghi, numero uno della Bce (uno dei creditori insieme alla Commissione Europea e al Fondo Monetario Internazionale) ha dichiarato, come il numero uno della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che la palla era in campo greco. Secondo Draghi ci sono i mezzi per affrontare un eventuale Grexit, ma l’Eurozona scivolerebbe in tale eventualità in territorio sconosciuto. Secondo Draghi nodo rimane comunque politico e tocca adesso all’Eurogruppo trovare la quadra con il governo di Atene. A Piazza Affari ancora una volta il comparto bancario si allinea alle perdite dell’indice (sul quale comunque influisce in maniera notevole) e registra i cali di Intesa (-1,65%), del Banco Popolare (-1,67%), di Unicredit (-1,16%) e di Mediobanca (-1,10%). Ubi Banca, forse incoraggiata dalla decisione di Credit Suisse di alzare il prezzo obiettivo a 8,5 euro (outperform), limita i danni a un -0,64% a quota 6,95 euro. Limitate anche le perdite di Mps che segna un -0,17% a quota 1,717 euro nel giorno dell’avvio dell’offerta dell’inoptato e dopo che già oltre il 99% dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro è risultato sottoscritto. La banca senese ha inoltre completato la restituzione dei Monti bond versando i rimanenti 1,071 miliardi di euro allo Stato. Si mette ancora in luce il titolo di Tod’s: l’azione della società scatta al rialzo, in controtendenza già da venerdì scorso, e accumula rapidamente un vantaggio dello 0,88% sul riferimento. In rosso altri titoli del comparto lusso nel Ftse Mib, come Ferragamo (-0,97%) e Moncler (-1,39%). Da evidenziare gli scambi sopra il riferimento di Saipem (+0,50%) che potrebbe avvantaggiarsi sia dei prezzi del greggio in parziale recupero che dell’appeal speculativo che da tempo accompagna in corsi in vista di un’eventuale cessione di quote del gruppo dalla controllante Eni (comunque in rosso dello 0,83%) ad altri nuovi soci (circolato anche il nome del Fondo Strategico Italiano), ma solo al termine di un eventuale aumento di capitale, la cui prospettiva, oltretutto, ha già appesantito di recente i corsi della società del drilling. Ansaldo Sts resiste ancora alle vendite e tratta a 9,385 euro (+0,05%) grazie sostanzialmente all’attesa opa da 9,5 euro (al netto del dividendo da 15 centesimi). Un discorso affine si potrebbe fare per Pirelli, che limita i danni a un -0,33% a 15,15 euro, mantenendosi sopra il prezzo dell’attesa opa cinese da 15 euro. Da segnalare infine i cali dell’1,09% di Fiat Chrysler Automobiles nonostante la crescita delle vendite in Europa del 9% a maggio che ha mostrato per la quinta volta consecutiva performance migliori di quelle del mercato.


I dati macro attesi oggi

Martedì 16 giugno 2015

03:30 AUD Incontro Politica Monetaria, Minute

08:00 EUR Indice prezzi al consumo Germania (Mensile)

10:30 GBP Indice dei prezzi al consumo (Annuale)

10:30 GBP Indice prezzi produzione acquisto (Mensile)

10:30 GBP Indice dei prezzi al consumo (Mensile)

11:00 EUR Opionione economica tedesca del ZEW

11:00 EUR Indice ZEW condizioni economiche tedesche

14:30 USD Permessi di costruzione rilasciati

14:30 CAD Acquisti stranieri di titoli

14:30 USD Nuovi cantieri edili residenziali

14:30 USD Concessioni Edilizie (Mensile)

14:30 USD Variazioni Nuovi Cantieri (Mensile)