Bei, si rafforza l’accordo con Bnl: 1,2 miliardi per Pmi e Mid-Cap

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Si rafforza con un plafond di 1,2 miliardi per i prossimi due anni la collaborazione tra Bnl Gruppo Bnp Paribas e il Gruppo Banca Europa per gli investimenti (Bei e Fondo Europeo per gli investimenti) per sostenere le piccole e medie imprese. A sancire questa partnership un primo accordo siglato a fine 2018 con il Fei e un secondo con la Bei, firmato oggi a Roma: quest’ultimo documento prevede una linea di credito della Bei da 200 milioni a favore delle imprese sotto i 250 dipendenti che va a ‘raddoppiare’ l’ammontare messo a disposizione da Bnl. A questi primi 400 milioni si vanno a sommare altri 200 milioni – con la stessa ripartizione 50-50 – di una linea di credito per le aziende con un numero di dipendenti tra 250 e 3000 unità. L’intesa con il Fei (che è il ‘braccio finanziario’ del gruppo Bei per le operazioni di venture capital, private equity e garanzie) prevede invece una operazione definita di ‘cartolarizzazione sintetica’ che permetterà nei prossimi due anni un aumento di 600 milioni dei nuovi prestiti da parte di Bnl a Pmi e Mid-Cap.
In dettaglio l’operazione prevede una garanzia del Fei su una tranche da 100 milioni del portafoglio di crediti esistente di Bnl: grazie a questa garanzia si libera capitale regolatorio a fini di vigilanza che, in base alle normative di Basilea, permette al gruppo bancario di concedere nuovi prestiti per un ammontare sei volte superiore, quindi 600 milioni. Quanto all’operazione che è stata siglata oggi dal vicepresidente della Bei Dario Scannapieco, dall’A.D. e Direttore Generale della BNL Andrea Munari e da Pier Luigi Gilibert, chief executive Fei, prevede prestiti destinati ad aziende attive in tutti i settori produttivi e potranno riguardare tutte le forme di investimento – dalla ristrutturazione degli impianti alla ricerca – esclusi i progetti di puro investimento finanziario o immobiliare. Una quota del 30% dei prestiti, infine, può essere riservata ai progetti degli enti locali per i settori della protezione ambientale, dell’efficienza energetica, dell’economia della conoscenza e delle infrastrutture.