Così il Bronx diventa la casa del Made in Italy

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Il Bronx ha accolto moltissimi Italiani nel corso del XX secolo. È impossibile, per coloro che sono interessati a conoscere la storia dell’esperienza italo-americana, ignorare Il Bronx ha accolto moltissimi Italiani nel corso del XX secolo. È impossibile, per coloro che sono interessati a conoscere la storia dell’esperienza italo-americana, ignorare questo distretto di New York; come pure è impossibile non percepire l’Italianità di Arthur Avenue, che infatti qualcuno chiama “la vera Little Italy”. È qui che abbiamo incontrato John Calvelli, ora vice presidente esecutivo per la divisione Affari Pubblici della Wild life Conservation Society. Parliamo del Bronx, e non possiamo che iniziare da Arthur Avenue, un luogo magico. Ti chiediamo di raccontare ai nostri lettori perché è così importante nella storia degli italo-americani del Bronx? Penso che questa sia probabilmente una delle ultime Little Italy rimaste attive negli Stati Uniti. Perché? Perché ci siamo spostati come comunità, come è accaduto con le altre Little Italy quando gli italiani iniziarono ad avere successo e ad essere in grado di acquistare nuove case più grandi. La Little Italy di Arthur Avenue ha mantenuto l’essenza di autenticità dei suoi contenuti. Quindi, la gente viene qui perché sa che ci troverà veri valori e prodotti italiani ad un prezzo giusto: e senza avere i problemi di grande traffico o parcheggio che troverebbe ovunque altrove. Parlo di prodotti che si trovano in negozi storici come Borgatti, Madonia o Teitel Bros. Nei prossimi cinque anni qui ad Arthur Avenue ci saranno probabilmente dai 3 ai 5 negozi che celebreranno i 100 anni di attività. Abbiamo fatto uno studio qui, tre anni fa: l’attività economica di Arthur Avenue è di 250 milioni di dollari all’anno, con 1400 dipendenti. Ci sono clienti provenienti da tutto lo Stato di New York ma anche da New Jersey, Connecticut e Pennsylvania: così frequentemente quello che fanno è che vengono allo zoo per mezza giornata, e poi vengono qui per la cena. Una volta divenuta importante qui l’attività di ristorazione e in generale l’industria alimentare è diventata famosa ovunque. E invece, quando iniziò il business della ristorazione? Il cibo è sempre stato molto popolare qui anche perché vicino abbiamo Hunts Point, che è il luogo dove arriva via treno tutto il cibo che giunge a New York City da fuori ed è anche il luogo dove oggi si trova il nuovo mercato del pesce di New Fulton.Lì si trovano molte aziende italiane di grande successo nel settore della distribuzione alimentare. New York attira anche una nuova, recente immigrazione italiana. Alcuni di questi nuovi italiani sono arrivati anche nel Bronx? Penso anche che questo sia il momento in cui le cose stanno per cambiare, semplicemente perché è diventato troppo costoso vivere altrove a New York, mentre qui abbiamo ancora spazio, e in 20/30 minuti si può essere a Manhattan. Quindi immagino che nei prossimi 10 anni saranno molti i nuovi italiani che verranno a vivere nel Bronx.