Euro in salita contro il dollaro, ma il guadagno è limitato

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L’euro si è rafforzato contro il dollaro, nella giornata di ieri, ma i guadagni sono stati limitati dalle aspettative di un allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea già dal L’euro si è rafforzato contro il dollaro, nella giornata di ieri, ma i guadagni sono stati limitati dalle aspettative di un allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea già dal prossimo mese. Il cambio EUR/USD è salito a 1,3715, in salita dello 0,15%, dal minimo di due mesi e mezzo di 1,3647 toccato lo scorso giovedì. Supporto a 1,3647 e resistenza a 1,3750. Nelle ultime due settimane l’euro ha perso oltre un punto percentuale contro il dollaro: ci sono aspettative di un intervento della BCE a favore di misure a sostegno della crescita e contro un’inflazione troppo bassa. Recentemente la BCE si è detta aperta verso un ulteriore allentamento monetario e determinata ad agire se necessario. L’ultimo brusco cale dell’euro risale a giovedì scorso, dopo i dati che hanno mostrato un calo dell’economia ad un ritmo più lento del previsto negli ultimi tre mesi dell’anno. Intanto, gli investitori attenderanno i verbali del vertice di politica monetaria della Fed, previsto per domani, alla ricerca di un punto di vista interno alla banca sull’economia. I dati di venerdì scorso hanno mostrato che le nuove costruzioni hanno registrato il maggiore aumento degli ultimi cinque mesi ad aprile indicando che l’economia si sta lasciando alle spalle gli effetti de rallentamento causato da un inverno particolare. I dati positivi sul settore immobiliare però hanno subito un contraccolpo dal report che ha mostrato un peggioramento della fiducia dei consumatori USA questo mese. Intanto, le rinnovate tensioni geopolitiche in Ucraina e in Libia hanno pesato sulla propensione al rischio. Continuano gli scontri tra i separatisti filorussi ed il governo ucraino nell’est del paese, che ieri hanno causato la morte di un soldato ucraino. La situazione in Libia resta tesa dopo l’attacco di ieri al parlamento, nel paese si sta vivendo uno degli scontri più forti dagli scontri del 2011 contro Gheddafi. L’euro è vicino al minimo di tre mesi contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,20% a 138,76. Il dollaro è sceso al minimo di tre mesi e contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,35% a 101,15. Borsa Usa Ieri Wall Street ha chiuso positiva sull’onda di un rimbalzo nel comparto tecnologico, con titoli come Netflix (+4,18%), TripAdvisor (+5,17%) e Pandora (+5,25%) tra i migliori della seduta, e nei titoli a piccola capitalizzazione: il Russell 2000 è cresciuto dell’1% a 1.116,04 punti. Dopo le operazioni di compensazione dunque, il Dow Jones ha guadagnato 20,55 punti, lo 0,12%,a quota 16.511,86. Il Nasdaq ha aggiunto 35,23 punti, lo 0,86%, a quota 4.125,82. L’S&P 500 è salito di 7,22 punti, lo 0,38%, a quota 1.885,08 punti. Il petrolio ha terminato in positivo: il contratto a giugno e’ salito di 59 centesimi, lo 0,6%, a 102,61 dollari il barile. Borsa giapponese Chiusura in rialzo per il mercato azionario giapponese, dopo quattro sedute negative di seguito, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street, mentre il titolo di Yahoo Japan ha segnato un forte balzo in avanti (+11,68%) dopo aver rinunciato all’acquisto dell’operatore di rete mobile eAccess. Il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,49% a 14.007,25 punti. L’indice Topix, più ampio, ha guadagnato lo 0,29% a 1.153,38 punti. I guadagni di Tokyo sono risultati comunque limitati dalla previsione che la Banca del Giappone – che terrà oggi e domani un vertice – potrebbe non modificare la propria politica monetaria così presto come si pensava in un primo momento. Gli investitori giapponesi continuano anche a monitorare la situazione in Thailandia, dopo che le forze armate hanno proclamato la legge marziale per porre fine alle proteste contro il governo. Europa Gli indici europei sono attesi praticamente piatti all’apertura anche oggi, come ieri, con gli investitori in attesa dei risultati delle principali aziende, a partire da Vodafone e Marks and Spencer per capire quale direzione prenderanno i mercati a corto termine. Gli spreadbetter finanziari prevedono che l’indice britannico FTSE 100 apra in rialzo di 2-6 punti, pari al massimo allo 0,09%, e l’indice tedesco DAX in aumento di 5 punti, 0,05%. Il francese CAC è visto in rosso di 7-8 punti, intorno a -0,18%. L’indice paneuropeo FTSEurofirst 300 ha chiuso ieri a -0,2% (1.358,91 punti), mentre lo STOXX 50 ha perso lo 0,1%, a 3.169,90 punti. Sul fronte macroeconomico, l’attenzione degli investitori è puntata sull’inflazione nel Regno Unito e sui dati delle catene commerciali negli Usa. Italia Piazza Affari ha chiuso ieri in lieve calo, al netto dello stacco delle cedole di numerose società, che hanno pesato sul principale indice per circa l’1,5%. Il clima sul mercato, che ieri mattina aveva segnato un sensibile ribasso, resta tuttavia teso per l’avvicinarsi del voto europeo. “Le turbolenze che abbiamo visto in parte possono essere imputate alle elezioni europee, che saranno il termometro della forza degli euroscettici”, ha spiegato Vincenzo Longo, strategist di IG. “La Bce sembra però pronta a intervenire sul mercato con misure espansive e questo dovrebbe evitare la spinta ribassista”, ha aggiunto lo strategist. La recente discesa dell’indice italiano – secondo gli analisti – sconterebbe anche la parziale uscita degli investitori esteri, soprattutto statunitensi, che temono l’effetto cambio in vista della politica espansiva della Bce che potrebbe deprimere l’euro rispetto al dollaro. “Ora che la Bce ha scoperto un po’ le carte, si sono un po’ raffreddati i flussi di investimento verso Spagna e Italia”, ha sottolineato Longo. Le tensioni hanno colpito anche l’obbligazionario, che ha mostrato un allargamento dello spread tra i rendimenti dei titoli tedeschi e italiani. L’indice FTSE Mib ha chiuso in calo dell’1,6%, l’Allshare ha ceduto l’1,51%, in sintonia – al netto dello stacco dividendi – con il benchmark europeo FTSEurofirst 300 (-0,15%).


I dati macro attesi oggi Martedì 20 maggio Negli USA sono attesi due discorsi, quello del Presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia Charles Plosser e quello del Presidente della Federal Reserve Bank di New York, William Dudley. Mercoledì 21 maggio La BoJ annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione di politica monetaria che sottolinea le condizioni ed i fattori che condizionano le decisioni della banca. L’annuncio sarà seguito dalla conferenza stampa. Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra importazioni ed esportazioni. La Presidente della Fed Janet Yellen terrà un discorso a New York. Nel corso della giornata la Fed pubblicherà i verbali del vertice di maggio. Giovedì 22 maggio Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione ed i dati del settore privato sulla compravendita di case già esistenti. Venerdì 23 maggio Gli USA chiuderanno la settimana con la vendita di case nuove.