Gallozzi, intesa sui full container Maersk punta su Salerno

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SI REGISTRANO i primi effetti dello stallo istituzionale al porto di Napoli. Il principale operatore commerciale del mondo nell’ambito del trasporto marittimo, la danese Maersk, sceglie Salerno per SI REGISTRANO i primi effetti dello stallo istituzionale al porto di Napoli. Il principale operatore commerciale del mondo nell’ambito del trasporto marittimo, la danese Maersk, sceglie Salerno per l’attracco delle navi full container di ultima generazione. Dei colossi lunghi 300 metri dotati di una capacità di trasporto pari a 4mila teus. La prima di queste mega navi a raggiungere il secondo scalo della Campania è la Maersk Brooklyn, che i danesi detengono attraverso la loro società controllata Seago Line. La full container coprirà la tratta verso Gran Bretagna e Nord Europa svolgendo di fatto un servizio già attivo settimanalmente con arrivo il lunedì alle ore 13 e ripartenza il giorno successivo alla stessa ora. L’operazione con Seago e Maersk è appannaggio del Gruppo Gallozzi, che in questo caso chiude l’accordo attraverso la propria controllata Salerno Container Terminal. “Si tratta di un affare molto importante – fanno sapere dall’Autorità Portuale di Salerno – perché consente al nostro scalo di entrare nel ristretto novero internazionale degli approdi per grandi navi da oltre 4mila teus di capacità”. Per il presidente di Salerno Continer Terminal, Agostino Gallozzi, “l’intesa raggunta con Maersk, consolida la partnership con la compagnia Maersk, fondata a Copenagen nel 1904, che, con una flotta di oltre 600 navi, è il maggiore global carrier mondiale nel settore dello shipping”. “È una buona notizia – aggiunge – per il porto commerciale di Salerno e per il circuito economico e produttivo che gravita intorno allo scalo mercantile. Ma, soprattutto, possiamo affermare che il livello di competitività ed efficienza raggiunto a Salerno ci consente di guardare al futuro con ragionato ottimismo. Il porto resta di fatto l’unica porta di accesso del nostro territorio verso i mercati di tutto il mondo. Un contributo non da poco – conclude Gallozzi – al sistema economico e produttivo provinciale ed extraprovinciale che troppo spesso non viene valutato nella sua reale dimensione positiva”.