Giudici di pace, sciopero contro la riforma Orlando

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I Giudici di Pace chiedono che si ponga fine allo “stato di indecorosa e crescente precarietà in cui sono stati relegati a decorrere dall’anno 2016” e che, con decretazione d’urgenza, “si provveda a ripristinare l’autonomia dell’Ufficio GdP ed a stabilizzare i GdP in regime transitorio quali giudici di primo grado, confermandoli in servizio nelle specifiche funzioni giurisdizionali finora svolte, sino al limite di età previsto per i magistrati di carriera, con previsione di espressa incompatibilità della Funzione con qualsiasi altra attività lavorativa autonoma o dipendente e con la garanzia di un trattamento ordinamentale, retributivo, previdenziale e assistenziale idoneo a tutelare la dignità della Funzione svolta e garantirne l’indipendenza”. E’ quanto si legge in una nota firmata da Olga Rossella Barone, presidente del Coordinamento Magistratura Giustizia di Pace, e Mariagiuseppina Spanò, presidente del Magip (Movimento Autonomo Giudici di Pace), nella quale si annuncia “l’adesione allo sciopero proclamato secondo il codice di Autoregolamentazione dei Vpo/Got , per rappresentare insieme alle altre Categorie dei Magistrati Precari il loro dissenso sia alla riforma Orlando che alle modifiche fino ad ora proposte, sia alla situazione nella quale la magistratura precaria tutta è tenuta”.

Qui il documento integrale “La paralisi della giustizia”