Intesa: dividendo a 2,4 mld, utile 2015 sale a 2,73 mld

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Intesa chiude il 2015 con un utile netto di 2.739 milioni (1.251 milioni nel 2014), 3 miliardi escludendo il contributo straordinario al fondo di risoluzione. La proposta di dividendi cash è di 2,4 miliardi, rispetto ai 2 miliardi che erano stati previsti dal piano.

Nel 2014 Intesa Sanpaolo ha distribuito 1,2 miliardi di dividendi in contanti. La cedola proposta per il 2015 sarà più nel dettaglio pari a 14 centesimi per azione ordinaria e a 15,1 centesimi per le risparmio. I ricavi (proventi operativi netti) di Intesa si attestano nell’esercizio a 17,15 miliardi e in crescita dell’1,9% dal 2014. Escludendo i contributi al fondo di risoluzione e al fondo di garanzia dei depositi nel 2015 la crescita sarebbe del 5%. Nel quarto trimestre scendono del 12,1% a 3,687 miliardi (del 3,1% escludendo il contributo al fondo di risoluzione). Il risultato della gestione operativa sale dell’1,4% a 8,333 miliardi (+7,6% senza il ‘salva banche’) nel 2015, e scende del 43,4% nel quarto trimestre attestandosi a 1,197 miliardi (-25,6% senza il ‘salva banche’) Il coefficiente common equity si attesta al 13,1% a regime e tenendo conto della proposta dei dividendi e al 13% con i criteri transitori per il 2015. Nel quarto trimestre gli interessi netti sono stati pari a 1.953 milioni di euro, in crescita del 2,1% dal terzo trimestre e in calo del 5% dal quarto trimestre 2014.

Intesa Sanpaolo registra nel quarto trimestre un utile netto di 13 milioni (rispetto ai 48 milioni nel quarto trimestre 2014 e ai 722 milioni di utile del terzo trimestre). Il risultato tra ottobre e dicembre è pari a 263 milioni escludendo il contributo al fondo di risoluzione bancario.
   

Intesa chiude il 2015 con un utile netto di 2.739 milioni (1.251 milioni nel 2014), 3 miliardi escludendo il contributo straordinario al fondo di risoluzione. La proposta di dividendi cash è di 2,4 miliardi, rispetto ai 2 miliardi che erano stati previsti dal piano.

Nel 2014 Intesa Sanpaolo ha distribuito 1,2 miliardi di dividendi in contanti. La cedola proposta per il 2015 sarà più nel dettaglio pari a 14 centesimi per azione ordinaria e a 15,1 centesimi per le risparmio. I ricavi (proventi operativi netti) di Intesa si attestano nell’esercizio a 17,15 miliardi e in crescita dell’1,9% dal 2014. Escludendo i contributi al fondo di risoluzione e al fondo di garanzia dei depositi nel 2015 la crescita sarebbe del 5%. Nel quarto trimestre scendono del 12,1% a 3,687 miliardi (del 3,1% escludendo il contributo al fondo di risoluzione). Il risultato della gestione operativa sale dell’1,4% a 8,333 miliardi (+7,6% senza il ‘salva banche’) nel 2015, e scende del 43,4% nel quarto trimestre attestandosi a 1,197 miliardi (-25,6% senza il ‘salva banche’) Il coefficiente common equity si attesta al 13,1% a regime e tenendo conto della proposta dei dividendi e al 13% con i criteri transitori per il 2015. Nel quarto trimestre gli interessi netti sono stati pari a 1.953 milioni di euro, in crescita del 2,1% dal terzo trimestre e in calo del 5% dal quarto trimestre 2014.

Intesa Sanpaolo registra nel quarto trimestre un utile netto di 13 milioni (rispetto ai 48 milioni nel quarto trimestre 2014 e ai 722 milioni di utile del terzo trimestre). Il risultato tra ottobre e dicembre è pari a 263 milioni escludendo il contributo al fondo di risoluzione bancario.