Piazza Affari tenta il rimbalzo

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A cura di Antonio Arricale Si apre all’insegna degli acquisti la giornata di Piazza Affari, che tenta il rimbalzo dopo la brutta performance di ieri, quando la vicenda del Banco Espirito Santo A cura di Antonio Arricale Si apre all’insegna degli acquisti la giornata di Piazza Affari, che tenta il rimbalzo dopo la brutta performance di ieri, quando la vicenda del Banco Espirito Santo ha fatto ritornare la paura nell’Eurozona e mettendo in discussione le aspettative di crescita per l’economia globale. Poco mosso l’indice S&P-500, che segna a Wall Street un -0,41%. Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,361. Si riduce di poco lo Spread, che si porta a 171 punti base, con un lieve calo di 3 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,92%. Tra gli indici di Eurolandia, composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,43%, performance modesta per Londra, che mostra un moderato rialzo dello 0,30%, mentre resistente Parigi, che segna un piccolo aumento dello 0,56%. Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dell’1,32% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna l’1,26% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 22.070 punti. Buona la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+0,84%), come il FTSE Italia Star (0,8%). Dunque, Banco Espirito Santo, il principale istituto di credito del Portogallo, resta al centro delle preoccupazioni in scia alla notizia che la società controllante Espirito Santo International ha chiesto l’allungamento della scadenza sul rimborso di alcuni titoli, riaccendendo i timori sulla solvibilità del settore bancario. La notizia ieri ha messo in ginocchio il titolo Banco Espirito Santo e pesato sull’intero comparto bancario europeo, con evidenti ripercussioni sui listini del Vecchio continente, soprattutto per quelli dei Paesi periferici. La voce sulle difficoltà di rimborso dei titoli a breve da parte di Espirito Santo International era iniziata a circolare ieri. L’istituto potrebbe chiedere più tempo per ripianare la propria esposizione in quanto è alle prese con problemi finanziari nelle proprie holding. Espirito Santo International sarebbe infatti sotto controllo dopo che una società di revisore (si dice Kpmg) ha riscontrato irregolarità contabili. La holding e la banca sono state così penalizzate sui timori che la base patrimoniale possa essere intaccata. Sempre ieri Moody’s ha declassato di tre gradini, a Caa2 dal precedente B2, il rating di Espirito Santo Financial Group. Il giudizio resta inoltre sotto la lente dell’agenzia per un possibile ulteriore taglio. Borse asiatiche Tokyo chiude la settimana al ribasso Chiusura al ribasso per la borsa giapponese. Anche Tokyo viene penalizzata dalla vicenda del Banco Espirito Santo che fa ritornare la paura nell’ Eurozona e mette in discussione le aspettative di crescita per l’economia globale. L’indice Nikkei ha perso lo 0,34% a 15.164,04, mentre L’indice Topix scende dello 0,26% a 1.256,02 punti. Tra le altre borse asiatiche Seul ha terminato in ribasso dello 0,70% e Taiwan dello 0,72%. Miste le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che cede lo 0,30%, Shanghai avanza dello 0,25%, Singapore guadagna lo 0,61% e Kuala Lumpur cede lo 0,38%, mentre Bangkok avanza dello 0,67% e Jakarta cede l’1,66%. Borsa Usa Wall Street chiude in rosso ma contiene le perdite (DJ-0,42% ) Tra i settori si sono salvate Telco e utilities mentre tutti gli altri hanno chiuso in calo. Dopo la trimestrale Costco Wholesale ha chiuso in rialzo dello 0,14%, Family Dollar ha perso lo 0,19%. Seduta da dimenticare per Potbelly scesa sotto il prezzo di collocamento di 14 dollari a 10,97 dollari per azione (-25,12%). Nel reddito fisso, il rendimento del decennale è sceso a 2,538% dopo essere calato sotto quota 2,5% in apertura di seduta. I rendimenti dei bond a 5 anni sono scesi di 1,5 punti base a 1,658% mentre quelli del bond a 30 anni sono aumentati a 3,367% dopo che in asta sono stati collocati 13 miliardi di dollari di titoli registrando una domanda nella media. Tra le valute, l’euro è sceso a 1,3609 dollari, il biglietto verde è calato a 101,32 yen ma è salito a 0,8923 franchi svizzeri. La sterlina è scesa a 1,6135 dollari. Europa Produzione industriale in frenata I mercati continentali sono visti aprire sostanzialmente piatti nell’ultima seduta che va a chiudere un’ottava senza dubbio difficoltosa. Ieri tensioni in particolare sul Portogallo dopo Banco Espirito Santo, uno dei maggiori istituti lusitani, è stato sospeso a -17% sulle presunte difficoltà a rimborsare un bond in scadenza. Anche i dati macroeconomici non aiutano: pesano sul Vecchio continente la frenata della produzione industriale, specie in Italia. Nella notte mossa a sorpresa da parte della banca centrale del Perù che ha abbassato i propri tassi dello 0,25% portandoli al 3,75%. Eurostoxx Banks è stato il peggior indice settoriale europeo nella seduta di ieri. A pesare le notizie arrivate dal Portogallo con la Banco Espirito Santo crollato sulla Borsa di Lisbona poiché la sua controllata Banque Privee Espirito Santo sarebbe in difficoltà nel rimborso di alcuni bond a breve. Air France-Klm è finita nel mirino degli analisti. Cantor ha deciso di abbassare la raccomandazione sul titolo del vettore transalpino riducendola a hold dal precedente buy. Rivisto al ribasso anche il target price che è stato portato a 9,5 euro dal precedente 12 euro. Italia Il saldo settimanale rimane negativo L’ultima seduta settimanale, stando alle indicazioni dei broker inglesi, dovrebbe partire in leggero rialzo a Piazza Affari. Il saldo settimanale del FtseMib rimane ampiamente negativo. Ieri colpiti pesantemente i titoli del comparto finanziario. Da registrare sul fronte titoli di stato la tensione che ha colpito le emissioni dei Paesi periferici. Lo spread Btp/Bund è nuovamente volato a quota 175 punti. A livello societario attenzione a Enel, dopo l’annuncio della prossima uscita da Slovacchia e Romania, e a Pirelli, dopo la finalizzazione dell’accordo con i russi della Rosfnet. Generali. La controllata Banca Generali ha raggiunto un accordo con Credit Suisse Italy per acquisire il ramo d’azienda dell’istituto svizzero relativo alle attività di private banking affluent e upper affluent in Italia. Il corrispettivo per la cessione si attesterà in un range di 47-50 milioni di euro. Unicredit potrebbe attingere per circa 14-15 miliardi di euro dal nuovo piano Tltro annunciato dalla Bce. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in un’intervista concessa a La Stampa. Circa la metà della cifra sarà dedicata all’Italia.


I dati macro attesi oggi Venerdì 11 luglio 2014 01:00 PE Banca Centrale Peruviana Annuncio Tassi 08:00 GER Inflazione (a/a) 08:00 GER Inflazione (m/m) 08:00 GER Inflazione arm UE (m/m) 08:00 GER Inflazione arm UE (a/a) 09:00 SPA Inflazione arm UE (m/m) 09:00 SPA Tasso di inflazione (a/a) 09:00 SPA Inflazione arm UE (a/a) 09:00 SPA Tasso di inflazione (m/m) 14:00 IND Produzione industriale (a/a) 14:30 CAN Varz Occupazione 16:00 MX Banca del Messico Tasso Ufficiale Overnight 20:00 USA Deficit pubblico mensile