Respinta mozione sfiducia di Punzo
Pontecorvo resta, Lo Cicero vice

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Non c’è stato lo show down che si temeva e i più preoccupati hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. La mozione di sfiducia verso gli Non c’è stato lo show down che si temeva e i più preoccupati hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. La mozione di sfiducia verso gli amministratori presentata dal patron di Cis e Interporto Gianni Punzo è stata respinta e il bilancio 1014 è stato approvato all’unanimità nonostante le forti perdite che ammontano a 13,6 milioni. Si chiude così una delle assemblee più problematiche di questa tornata, quella della Banca popolare di Sviluppo al cui interno rischiava di consumarsi una dolorosa spaccatura tra i soci storici in rappresentanza della città del commercio e della logistica di Nola e i sostenitori del nuovo corso incarnato dall’attuale presidente Carlo Pontecorvo. Superato lo scoglio dei conti, resta da affrontare il tema del potenziamento del capitale che a seguito della pulizia effettuata sui crediti divenuti inesigibili scende da 46 a 28 milioni. Si è per questo deciso di affidare a Banca Imi il compito di ricercare nuovi azionisti in veste di partner strategici in grado di rilanciare le capacità operative dell’azienda. Poche novità nell’assetto del consiglio di amministrazione dove Pontecorvo resta presidente, Massimo Lo Cicero diventa suo vice, Maurizio Marinella prende il posto del dimissionario Vincenzo Galgani e sono confermati Agostino Borselli, Angelo Cremonese, Raffaele Ferola, Antonio Ferraioli, Clelia Mazzoni, Alessandra Rubino. Stessa squadra per il collegio sindacale guidato da Pietro Giordano con membri effettivi Carlo Di Cicco e Raffaele Fiume. Al loro posto anche il direttore generale Giuseppe Lombardi e il vice Dino Forini.