Whirlpool, sindacati annunciano lo sciopero generale per il caso Napoli

321
(foto fonte Facebook)
“In attesa del confronto convocato al Mise per il prossimo 22 ottobre, qualora l’azienda non recedesse dai suoi dichiarati intenti di chiusura del sito di Napoli, Cgil Cisl Uil sono pronte alla proclamazione dello sciopero generale per il prossimo 5 novembre, nel rispetto delle modalità previste dalle attuali norme di sicurezza anti-covid, estendendo a tutte le altre categorie produttive, nell’area metropolitana di Napoli, lo sciopero già indetto dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto. Le modalità e le articolazioni dello sciopero e delle iniziative a sostegno saranno affidate all’attivo dei quadri e delegati convocato per il prossimo 27 ottobre. La vertenza Whirpool ha un valore generale per garantire la tenuta dell’occupazione e il futuro produttivo dell’intera area Metropolitana”. Lo hanno detto i segretari generali Cgil Cisl Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati nel corso della conferenza stampa convocata dal sindacato in vista dell’incontro decisivo per il destino dello stabilimento di via Argine. “E’ infatti attraverso la mobilitazione e la lotta dei lavoratori della Whirpool e il sostegno di tutta la città, culminata con lo sciopero generale del 31 ottobre 2019, che si è riusciti finora – secondo i tre segretari generali – a rinviare la chiusura e ad aprire una vertenza più ampia sui futuri assetti produttivi complessivi dell’area metropolitana”. “In questo anno che ci separa da quella importante mobilitazione – hanno ricordato Schiavella, Tipaldi e Sgambati – sono accadute molte cose, l’epidemia Covid 19 ha radicalmente cambiato le condizioni di mercato al punto da rendere ancor più incomprensibile la decisione di Whirpool di chiudere il sito. Al tempo stesso, l’epidemia, ha evidenziato la fragilità e la debolezza del nostro modello di sviluppo in particolare nella città e nel Mezzogiorno, dove è parsa evidente la crisi drammatica del settore terziario, turistico, commerciale cresciuto senza strategie. Il complesso di tali situazioni ha creato una grave emergenza sociale che ha determinato gravi conseguenze sia in termini di riduzione del lavoro sia in termini di aggravamento delle diseguaglianze e delle marginalità sociali”. La lotta dei lavoratori della Whirlpool, secondo Cgil Cisl Uil, deve restare legata all’obiettivo più generale “di costruire un progetto organico e unitario per cogliere al meglio l’occasione offerta dai piani di utilizzo del Recovery Fund chiamando quindi anche le Istituzioni locali, in primis Regione e Città Metropolitana, a superare sterili contrapposizioni e inutili protagonismi attraverso una piena e condivisa assunzione delle proprie responsabilità politiche e istituzionali”.