Farmacisti, focus sui medicinali da banco

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Il ruolo di “consigliere esperto” in farmacia torna sotto i riflettori. Una funzione delicata e da valorizzare nell’ambito dei presidi territoriali soprattutto quando ci si trova di fronte ai farmaci da banco (i cosiddetti Otc) o quelli dispensabili senza obbligo di presentazione della ricetta. Il tema, al centro di un dibattito che ha coinvolto l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Campania con i rispettivi presidenti Vincenzo Santagada e Michele Di Iorio ha messo l’accento sulle differenze sostanziali tra due categorie di farmaco spesso confuse. “La professione del farmacista – si legge in una nota dell’Ordine – può svolgere una funzione utile nella società solo se farà percepire a tutti l’importanza del ruolo di “Consigliere Esperto” di farmaci e trattamenti complementari nelle piccole patologie: le categorie dei farmaci Sop e Otc, spesso considerati equivalenti, presentano invece profonde differenze, che il Farmacista dovrebbe proficuamente evidenziare. In particolare, la classe dei farmaci senza obbligo di prescrizione, che comprende quelli per cui è espressamente vietata sia la vendita “self service” sia la pubblicità diretta, si presta molto bene al consiglio del farmacista”.