Libia, riapre il Consolato italiano a Bengasi

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In foto Guido De Sanctis

Mentre in Libia continuano gli attentati , questa volta al Ministero degli Esteri di Tripoli, ove sono morti alcuni diplomatici, aprirà il consolato italiano a Bengasi. A quanto apprende l’Adnkronos, la decisione è maturata a seguito della recente visita in Italia del generale Khalifa Haftar. Il consolato era stato chiuso in via precauzionale nel 2013 dopo un attentato al console Guido De Sanctis. A settembre, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi si era recato in visita a Bengasi, dove aveva incontrato il generale Haftar. A novembre, l’uomo forte della Cirenaica aveva poi partecipato alla Conferenza sulla Libia di Palermo. Il generale Haftar era arrivato a Roma all’inizio di dicembre, tre settimane dopo la conferenza di Palermo per la Libia dove, a margine dei lavori, aveva incontrato il presidente del Consiglio presidenziale libico Fayez al Serraj. Il 6 dicembre l’uomo forte di Tobruk era stato ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al centro dei colloqui, gli sviluppi della conferenza di Palermo e il sostegno al lavoro del Rappresentante Speciale e capo della missione delle Nazioni Unite di sostegno alla Libia Ghassan Salamè nell’ambito del processo di stabilizzazione del Paese. Secondo una fonte militare vicina a Haftar, in quell’occasione il generale avrebbe anche chiesto il sostegno del governo italiano agli sforzi del Cairo per l’unificazione delle istituzioni militari libiche e per convincere il premier al-Serraj ad accettare l’uomo forte della Cirenaica come comandante generale dell’Esercito unificato. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio è prevista in Libia la Conferenza nazionale voluta da Salamè per preparare le elezioni del 2019. L’aumento della tensione non significa allontanare il governo dalla pacificazione e dai rapporti con l’occidente, anche se molti terroristi appartengono alla fascia africana sub sahariana dov’è pullulano leve vicine all’Isis .