Made in Italy, obiettivo Dubai
Le Pmi campane si preparano

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Che gli Emirati Arabi rappresentino, tra i Paesi emergenti, il mercato forse più promettente e quello che offre le migliori opportunità di espansione commerciale per le imprese italiane, lo certifica anche Che gli Emirati Arabi rappresentino, tra i Paesi emergenti, il mercato forse più promettente e quello che offre le migliori opportunità di espansione commerciale per le imprese italiane, lo certifica anche uno studio commissionato dall’ufficio di Pianificazione strategica dell’agenzia Ice (in collaborazione con Prometeia). Secondo questa ricerca, infatti, non soltanto gli Emirati Arabi (assieme ad Arabia Saudita e Qatar) sono il Paese maggiormente attrattivo per i beni di consumo made in Italy, ma il suo “sviluppo industriale ancora embrionale garantirà dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti di consumo, e sarà caratterizzato da un reddito crescente che manterrà sostenuta la domanda di prodotti di alta gamma”. Senza contare che Dubai, porta d’accesso al Paese, è divenuta centro della finanza mondiale grazie al favorevole regime fiscale voluto dal Governo, e crocevia per la riesportazione verso tutto il Golfo Persico. Le aziende pronte ad esportare devono tenere conto dei requisiti necessari per approfittare delle opportunità offerte dai mercati arabi. In questo contesto si inserisce l’iniziativa, a Napoli, del team di Dubai for Business (www.dubaiforbusiness.com) nato dall’incontro di quattro professionisti: gli avvocati Antonello Caretti e Giuseppe Aiello ed i commercialisti Augusto Gomez de Ayala e Vincenzo Capasso. Rappresentanti della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti (con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia negli Eau), i quattro professionisti metterano a disposizione per due giorni (il 17 e 18 aprile, all’hotel Ambassador di via Medina) le loro competenze fiscali e legali. Obiettivo: “fornire supporto alle aziende che progettano di varcare i confini del Paese per diffondere i propri prodotti o servizi, o per costituire società di diritto locale, producendo sul posto, godendo di sensibili vantaggi fiscali e di manodopera”. Il team di Dubai for Business intende affiancare le Pmi nel processo di internazionalizzazione, “favorendo incontri di affari e avviando accordi commerciali, negoziazioni ed attività pre e post vendita con importatori e distributori locali”, e fornendo consulenza e assistenza per la costituzione di società di diritto emiratino, anche a capitale interamente italiano, e per la delocalizzazione della produzione. Il sistema bancario locale, aggiungono gli organizzatori, è parte integrante dell’assistenza, così come la ricerca di canali di vendita e fornitori, l’organizzazione di missioni organizzative in collaborazione con l’Ice o l’ottenimento di ogni autorizzazione per la produzione e/o il commercio.