Periti industriali di Napoli. Urne aperte da lunedì

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CONTO ALLA ROVESCIA per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Collegio dei Periti Industriali di Napoli. E, per la prima volta, fatta eccezione per CONTO ALLA ROVESCIA per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Collegio dei Periti Industriali di Napoli. E, per la prima volta, fatta eccezione per una tornata degli anni ’80, spuntano anche candidature in rosa. Almeno due e con ottime chance. Seggi aperti, dunque, nella sede napoletana dell’ente in via Cervantes per 14 giorni, dal 28 aprile al 16maggio, secondo un calendario trasmesso a tutti i 1.800 iscritti e consultabile sul sito del Consiglio Nazionale. Tempo di bilanci sul quadriennio appena trascorso nella sede del Collegio napoletano, ma anche di riflessione sul futuro della professione. “Tante cose fatte – sintetizza Maurizio Sansone, presidente uscente dei periti industriali – e diverse ancora da realizzare. Rispetto a quello che ci eravamo proposti abbiamo realizzato almeno il 90 per cento degli obiettivi. Posso dirmi soddisfatto”. Qualche esempio concreto? “Penso alle convenzioni che abbiamo sottoscritto con le Università, alla costante partecipazione attiva ai tavoli istituzionali, alle convenzioni con broker assicurativi o alla nostra partecipazione ad appuntamenti importanti come EnergyMed”. Tra le iniziative anche un Protocollo d’intesa con Fondazione Idis-Città della Scienza. “Sì, è una iniziativa che apre a interessanti prospettive di partnership con un’istituzione che vanta una grande esperienza anche per l’incubazione d’impresa”. Non è un caso dunque che l’VIII Giornata del Perito Industriale si sia svolta proprio a Bagnoli? “Difatti, e di questo ringraziamo ancora Vittorio Silvestrini e l’intero management della Fondazione a partire da Vincenzo Lipardi. L’iniziativa ha suggellato la forte volontà di avviare un percorso comune di esperienze formative ma anche di natura più propriamente tecnica e sperimentale”. Collegio dei Periti e mondo della scuola, quali iniziative? “Certamente la più importante è stata quella della costituzione della Conferenza dei Presidi degli Istituti Tecnici Industriali alla quale abbiamo lavorato per tre anni. Un organismo fondamentale per favorire il giusto orientamento agli studenti futuri periti industriali”. Questo, ieri e oggi. E domani? “Bisognerà concentrare le energie sulla riforma delle professioni tecniche. È evidente che rispetto agli incredibili cambiamenti in corso, una riforma che sappia sostenere e valorizzare questa risorsa appare più che indispensabile”.