I Ponti della Valle: capolavoro del Vanvitelli e teatro della Storia

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di Elisabetta Colangelo

E’ una di quelle domeniche di ottobre che di autunnale hanno solo la data sul calendario. E questa estate che non se ne vuole andare è il momento ideale per godersi i tesori, più o meno nascosti, della nostra terra.
Percorrendo la strada che lasciando il Casertano prosegue verso il Sannio, si staglia all’orizzonte, imponente e magnificamente conservato, l’Acquedotto Carolino, ovvero la parte di esso denominata Ponti della Valle, nel comune di Maddaoni, in provincia di Caserta.
Si tratta dell’acquedotto che fornisce apporto idrico alla Reggia di Caserta, in particolare al bellissimo parco e ai Giardini Reali, oltre che al complesso di San Leucio e alla reggia di Carditello, prelevando l’acqua alle falde del Monte Taburno.
L’opera, riconosciuta patrimonio dell’UNESCO e voluta da Carlo III di Borbone, cui deve il nome, fu progettata da Luigi Vanvitelli e i lavori, partiti nel 1753, richiesero 16 anni per la completa realizzazione. L’acquedotto ha uno sviluppo in lunghezza di circa 38 km, il condotto è alto 1,3 m e largo 1,2 m.
La nostra visita, percorrendo la strada che dai piedi delle arcate si inerpica lungo il costone del monte Longano, ci conduce sulla sommità dell’opera, dove è ancora possibile ammirare uno dei 67 torrini, strutture a pianta quadrata con copertura piramidale, aventi funzione di ispezione, sfiato e scarico del troppo-pieno. Percorriamo la passeggiata sulla sommità dell’acquedotto e la vista spazia su tutto il territorio circostante.
All’epoca della sua costruzione il ponte era il più lungo d’Europa con le sue triplici arcate. I 44 piloni della parte superiore sono a pianta quadrata e terminano con una strada larga quasi due metri racchiusa da due spalliere. I passaggi interni sopra ciascun ordine formano gallerie luminose utili al controllo del sistema. L’intonaco rosso crea fasce decise ed armoniose sul grigio del tufo.
Un’opera maestosa che caratterizza il paesaggio, la cui vista mozza il fiato, a qualunque ora del giorno.
Il luogo dove sorgono i Ponti della Valle offre una duplice suggestione; oltre alla bellezza imponente dell’Acquedotto, l’area fu teatro di una delle battaglie più importanti del Risorgimento, che vide contrapposti i volontari garibaldini e le truppe borboniche il 1 ottobre del 1860, durante la spedizione dei Mille. In particolare, nella zona dei Ponti della Valle era d’istanza Nino Bixio. La battaglia, decisiva per l’impresa dei Mille, si concluse con una sostanziale vittoria, seppur sofferta e con gravi perdite, dei soldati agli ordini di Garibaldi. Oggi, proprio alla base dei Ponti, un monumento con ossario ricorda questa pagina così importante della Storia d’Italia e il sacrificio di quegli uomini.