Una BMW iX5 Hydrogen in azione per la prima volta all’IAA Mobility

29

Il BMW Group avanza sistematicamente nello sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno come ulteriore soluzione per la mobilità individuale sostenibile. Due anni dopo aver svelato la concept car BMW i Hydrogen Next, il Gruppo presenterà la BMW iX5 Hydrogen alla IAA Mobility 2021 di Monaco. Attualmente ancora nella fase di sviluppo in serie, lo Sports Activity Vehicle (SAV) con propulsione a idrogeno sarà uno dei diversi veicoli che i visitatori potranno sperimentare durante il tragitto lungo la Blue Lane che collega l’area espositiva principale con altre sedi nel centro della città. Una serie limitata della iX5 Hydrogen, sviluppata sulla base della BMW X5, sarà utilizzata a scopo dimostrativo e di prova dalla fine del prossimo anno. La sua tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno rappresenta un’ulteriore prova della competenza di sviluppo del BMW Group nel campo dei sistemi di propulsione elettrica. “Con la cella a combustibile ad alte prestazioni e la batteria ottimizzata, il sistema di propulsione della BMW iX5 Hydrogen è unico al mondo”, ha dichiarato Juergen Guldner, head of BMW Group Hydrogen Fuel Cell Technology and Vehicle Projects. “Con questo, forgiamo nuove strade per un piacere di guidare sostenibile”.
Con le giuste condizioni, la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno ha il potenziale per diventare un ulteriore pilastro nel portfolio di propulsori del BMW Group per la mobilità locale priva di CO2. Il marchio BMW i, esclusivamente orientato verso una mobilità senza emissioni, potrebbe in futuro offrire anche veicoli con propulsione a idrogeno, oltre ai modelli elettrici a batteria come la BMW i3, la BMW iX3, la BMW iX e la BMW i4.
A condizione che l’idrogeno sia prodotto utilizzando energia rinnovabile e che sia disponibile l’infrastruttura necessaria, questa tecnologia può completare il portfolio di propulsori elettrificati del BMW Group – e, in particolare, soddisfare le esigenze dei clienti che non hanno un accesso proprio all’infrastruttura di ricarica elettrica. che percorrono spesso lunghe distanze o che desiderano un alto livello di flessibilità.
(ITALPRESS).