Presidente India condanna violenze donne

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(ANSA) – NEW DELHI, 8 MAR – “E’ intollerabile che ancora al giorno d’oggi e nella nostra epoca donne siano esposte a violenze brutali e selvagge per il solo fatto di essere donne”: lo ha dichiarato oggi il presidente indiano Pranab Mukherjee.
    Consegnando a New Delhi i premi ‘Nari Shakti Puruskar’ per il 2015 in occasione della Giornata internazionale delle Donne, il capo dello Stato ha sottolineato che “dobbiamo ricordarci sempre con enfasi ed ogni volta che possiamo che ogni membro della nostra società, uomo o donna, allo stesso livello, ha il diritto di vivere in sicurezza, pace e dignità”.
    Alludendo ai molteplici casi di stupri che regolarmente avvengono in India, Mukherjee ha aggiunto che “la violenza, o la paura della violenza, riduce la libertà e lo sviluppo di tutti, particolarmente delle donne e dei bambini. Ma soprattutto, sminuisce la nostra società quando permette simili trattamenti inumani nei confronti delle sue donne, piuttosto che garantirne la sicurezza e l’eguaglianza dei diritti”.
   

(ANSA) – NEW DELHI, 8 MAR – “E’ intollerabile che ancora al giorno d’oggi e nella nostra epoca donne siano esposte a violenze brutali e selvagge per il solo fatto di essere donne”: lo ha dichiarato oggi il presidente indiano Pranab Mukherjee.
    Consegnando a New Delhi i premi ‘Nari Shakti Puruskar’ per il 2015 in occasione della Giornata internazionale delle Donne, il capo dello Stato ha sottolineato che “dobbiamo ricordarci sempre con enfasi ed ogni volta che possiamo che ogni membro della nostra società, uomo o donna, allo stesso livello, ha il diritto di vivere in sicurezza, pace e dignità”.
    Alludendo ai molteplici casi di stupri che regolarmente avvengono in India, Mukherjee ha aggiunto che “la violenza, o la paura della violenza, riduce la libertà e lo sviluppo di tutti, particolarmente delle donne e dei bambini. Ma soprattutto, sminuisce la nostra società quando permette simili trattamenti inumani nei confronti delle sue donne, piuttosto che garantirne la sicurezza e l’eguaglianza dei diritti”.