Regione, Società partecipate: prorogata la Commissione di inchiesta

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Vengono prorogate di sei mesi le attività della Commissione speciale d’inchiesta sulle società partecipate della Regione Campania. La proroga è passata con un’ampia maggioranza. Hanno votato a favore 38 consiglieri, di centrosinistra e anche quelli di centrodestra. Contrari i 7 del M5S. La richiesta è stata avanzata dal presidente della Commissione, Luciano Passariello (FdI-An) che ha sottolineato la “delicata mission dell’organismo consiliare” che non consente di agire “in tempi brevi, anche a causa di iniziali e oggettive difficoltà dovute alla carenza di strumenti” e, soprattutto, per “la complessità della tematica che punta a razionalizzare il sistema delle società partecipate nel rispetto dei dipendenti”. Si sono espressi con dichiarazioni di voto a favore il capo dell’opposizione Stefano Caldoro e il consigliere di Fi Ermanno Russo. Per Gennaro Saiello, del M5S, invece sarebbe stato meglio valutare da un lato il Regolamento e lo Statuto, “che non prevedono proroghe” dall’altro considerare la necessità di “una riduzione delle commissioni in tempi di spending review” perché esiste già la Commissione Trasparenza (guidata da Valeria Ciarambino del M5S). Nel proseguire i lavori per l’approvazione di debito fuori bilancio i consiglieri hanno fatto confusione con il voto elettronico (quello finale per l’approvazione definitiva del provvedimento) e pur essendoci oltre trenta eletti in aula solo dieci si sono espressi regolarmente pigiando il bottone. Tommaso Casillo, vicepresidente che guidava la seduta al posto di Rosa D’Amelio, ha provato a chiedere di rivotare subito ma il centrodestra si è opposto. Caldoro ha ricordato un analogo episodio della sua consiliatura. A quel punto, nel rispetto del Regolamento, Casillo ha sospeso la seduta per un’ora.