Rose Addirose, il dramma in atto unico dedicato alle vittime di femminicidio

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Nella sede della Fondazione Polis, è stato presentato il dramma in atto unico “Rose Addirose” (una produzione Die Ridens all’interno dello spazio Ztn, Zona Teatro Naviganti), scritto e diretto da Rossella Santoro, che recita insieme agli attori Adriana Carli, Pasquale Falconetti, Pasquale Minopoli, Loriana Magliuolo (cantante Maria Gabriella Santoro, musiche originali del maestro Stefano Busiello). L’opera è liberamente ispirata al libro “Fiore…come me” della scrittrice e giornalista Giuliana Covella, promosso dalla Fondazione Polis ed edito da Spazio Creativo, e rappresenta un omaggio a tre donne assassinate, “fiori recisi che, innaffiati dai ricordi, ricresceranno e non potranno più essere strappati”.
Sul palco le protagoniste Fiorinda Di Marino, Enza Cappuccio e Matilde Sorrentino e i loro carnefici. Tre storie vere, vissute e consumate qui nella nostra terra, vittime di violenza, soprusi, ingiustizia e ribellione, il cui epilogo è il medesimo: l’assassinio brutale. Donne diverse per vissuto, estrazione sociale, condizione economica, eppure legate da un potente filo conduttore che le stringe in una morsa mortale: il femminicidio.
Tre vite che s’intersecano, si sovrappongono fino a fondersi in un’unica voce potente che ancora vive nei nostri ricordi, perché la memoria è custode di vita ed è una delle armi più efficaci contro il perpetrare della violenza e delle ingiustizie.
All’incontro sono intervenuti l’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani, la regista e autrice del dramma Rossella Santoro, la giornalista e scrittrice Giuliana Covella, l’attore Pasquale Minopoli, il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese e il presidente del Comitato Scientifico della stessa Fondazione Geppino Fiorenza.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 17 febbraio alle ore 21.00 e domenica 18 alle ore 18.30 a Napoli, in Vico Bagnara, 3A (nei pressi di piazza Dante, angolo Bar Mexico). “La Regione Campania è impegnata in prima linea sul tema della violenza contro le donne”, ha evidenziato l’assessore Marciani. “Ne è testimonianza la legge approvata dal Consiglio all’unanimità lo scorso mese di novembre, con la quale prevediamo risorse da impiegare per i centri antiviolenza e le case rifugio. Ben vengano iniziative come quella che presentiamo oggi, finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza e a educare, mostrando il sacrificio della vittime, ai valori del rispetto e della non violenza. Queste storie appartengono a tutti noi, è giusto conoscerle e non dimenticarle”.
“Chi dice donna dice dono”, ha affermato don Tonino Palmese, che ha ricordato in particolare il sacrificio di Matilde Sorrentino, “una donna da beatificare, che ha dato la vita per difendere il proprio figlio, come pure Teresa Buonocore. Ricordare tutte le donne uccise è fondamentale, l’oblio è dietro l’angolo”. “Sarebbe bello se questo spettacolo venisse diffuso nelle scuole, il tema della violenza sulle donne va affrontato sensibilizzando innanzitutto i più giovani”, gli ha fatto eco Giuliana Covella. All’iniziativa erano altresì presenti il segretario generale della Fondazione Polis Enrico Tedesco, che ha ricordato Pina Di Fraia, uccisa il 14 febbraio di cinque anni fa, e Luigi Formicola, padre di Stefania, il cui killer è stato condannato due giorni fa all’ergastolo: “Finalmente crediamo nella giustizia”, ha affermato commosso il papà della vittima.