Sanità, il commissario Polimeni si presenta: Un patto con i privati

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“Dobbiamo siglare un vero e proprio patto con le strutture della Sanità privata per costruire un’offerta che sia realmente integrativa di quella pubblica”: lo ha detto questa mattina il neo commissario ad acta per la Sanità in Campania Joseph Polimeni a proposito del ruolo che le imprese del settore avranno nella nuova organizzazione sanitaria. Parole che giungono nel giorno dell’insediamento dei nuovi vertici (insieme a lui c’era anche il sub commissario Claudio D’Amario) nella sede della struttura commissariale all’isola C3 del Centro direzionale di Napoli. 

Polimeni non ha nascosto le difficoltà di un compito “particolarmente complesso” in  una regione “popolosa con tante eccellenze”. “Arriviamo qui – ha esordito – con un mandato preciso da parte dei Ministeri della Salute e delle Finanze, quello di portare a compimento il Piano di rientro dal disavanzo”. Un lavoro che si incentrerà su due linee di azione, da un lato la riorganizzazione della rete e la ricognizione sul fabbisogno di personale, dall’altro i Livelli essenziali di assistenza.

“Entro il 29 febbraio – ha spiegato – Roma si attende da noi una prima ricognizione per valutare il fabbisogno del personale e poter poi sbloccare eventualmente alcuni concorsi, stabilizzando anche precari”. Dovrà essere “un’attività puntuale e molto attenta da svolgere alla luce della riorganizzazione della rete ospedaliera”.

Quanto al rapporto con la sanità convenzionata, Polimeni ha utilizzato la parola “patto” per spiegare la volontà di offrire ai privati “prospettive di medio-lungo termine” chiedendo a loro, al contempo, la costruzione di “un’offerta realmente integrativa di quella pubblica, funzionale agli obiettivi che ci siamo prefissi”.

Per ciò che riguarda i tempi, a decidere l’uscita della Campania dal piano di rientro sarà il livello centrale ma “certamente noi non siamo venuti qui per svernare”, ha precisato il commissario. Obiettivo insomma è quello di accelerare col raggiungimento degli obiettivi di rientro. 

“Credo che gli ospedali debbano essere fondamentalmente riconvertiti. Secondo me, la chiusura è sempre qualcosa da evitare” ha detto poi parlando del piano ospedaliero. Questo accadrà probabilmente anche con l’apertura dell’Ospedale del Mare a Napoli la cui realizzazione “richiederà personale” che sarà reperibile sia con la riconversione di altre strutture sia col reclutamento attraverso concorso.