Souvenir, 19 mila imprese in Italia: Roma e Napoli sul podio

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L’Italia tiene a farsi ricordare. Roma (1.666 imprese di souvenir), Napoli (1.573) e l’area intorno a Milano (873) è la terna in cui convogliano il 22% delle 18.840 imprese italiane che traggono guadagno dal “ricordino” di un viaggio in qualche località dello Stivale. Quarta è Venezia (680) che con le sue vetrerie e i merletti tipici ottiene la leadership negli oggetti di artigianato (182 imprese). La città pontificia non poteva che dominare nel commercio di arredi sacri ed articoli religiosi (70 le attività dedicate); Napoli invece primeggia nella vendita di bomboniere (145). Milano si distingue per la distribuzione di oggetti d’arte (259). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano. Il commercio di souvenir in Lombardia comprende circa 2 mila imprese, il 10,4% del totale nazionale, con Milano (873 attività), Brescia (223) e Bergamo (211) a trainare il settore. Un settore a prevalenza femminile: le attività individuali sono 1.068, il 55% del totale, di cui 553 (51,8%) con un titolare donna. Le quote rosa si localizzano soprattutto a Mantova (71,7%), Monza e Brianza (64,2%) e Varese (63,4%), meno a Milano (25%). Quali sono i ricordi più in voga? Non tramonta il campo della vendita di oggetti d’arte che, con 421 imprese, sostiene il settore; bene anche le imprese che offrono bomboniere (138, +1,5%). Sono 634 gli esercizi milanesi nella vendita di articoli regalo, di artigianato e d’arte. Se chi visita Milano riparte spesso avendo acquistato qualcosa che rappresenti la città, nel primo trimestre 2016 sono 178 i venditori di oggetti ricordo. In Lombardia una impresa individuale su sei è guidata da un titolare straniero con 222 attività addette alla vendita di souvenir locali. Cinesi (51, 4,1%) e bengalesi (42, 3,4%) sono i primi nel settore.