Unesco, pizza come il Colosseo Sono già 20mila le adesioni

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Ha raccolto finora oltre 20mila firme, tra cui quella del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, la petizione promossa dall’ex ministro delle Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio per candidare “L’arte della pizza napoletana” come bene immateriale dell’umanita nella lista Unesco. Ha raccolto finora oltre 20mila firme, tra cui quella del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, la petizione promossa dall’ex ministro delle Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio per candidare “L’arte della pizza napoletana” come bene immateriale dell’umanita nella lista Unesco. Lo ha detto lo stesso promotore dell’iniziativa, che oggi è presidente della fondazione Univerde, in occasione della presentazione ai Musei Capitolini di Roma della storica guida di Slow Food “Osterie d’Italia – il sussidiario del mangiar bene all’italiana”. Tra coloro che hanno aderito alla petizione lanciata sulla piattaforma Change.org ci sono: la Slow Food nazionale, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, Coldiretti, Federculture, lo chef Alfonso Iaccarino, l’associazione nazionale Pizzaioli, il campione della “napoletana” Gino Sorbillo, l’attore Claudio Bisio e, come detto, il Governatore Maroni. L’idea è stata presentata all’ultimo Napoli Pizza Village e sara’ il rilanciata il 29 settembre nei locali di Zi’ Teresa, autentica icona della tradizione gastronomica partenopea. Anch’essa, infatti, ha firmato la petizione per scegliere l’arte della pizza napoletana come prossima candidata italiana tra i beni immateriali da presentare a Parigi.