La Sapa al “Plastic in Motion” di Charlotte: brevetto made in Sannio per l’industria Usa

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Si è appena concluso a Charlotte, in North Carolina, l’evento a cui tutti i produttori di componenti in plastica mirano a partecipare. Si tratta di “Plastics in Motion” che, per quattro giorni, ha radunato le eccellenze del settore automotive per discutere delle sfide di sostenibilità e alleggerimento delle vetture, e scoprire quali sono le nuove tecnologie nel settore dei trasporti.

La Sapa di Arpaia, in provincia di Benevento, è stata presente alla fiera (per la seconda volta) per raccontare il suo sistema innovativo di produzione, il metodo One-Shot®, col quale ha brevettato cinque componenti già industrializzati. Il Metodo One-Shot® è un unicum nel suo genere. Si tratta infatti del processo produttivo più veloce al mondo per realizzare componenti auto.Un metodo che supera ed espande il concetto di lean production. I componenti, infatti, vengono realizzati “in un solo colpo”, eliminando passaggi di produzione e sprechi energetici.La sostenibilità è il cuore pulsante: grazie alla ricerca di materiali più leggeri, riciclabili e a un’automazione totale del processo che permette di ottenere dei risultati qualitativamente ottimi, diminuendo tuttavia gli sprechi. Sapa infatti si distingue soprattutto per i suoi progetti di ricerca, portati avanti dal reparto interno di Ingegneria dell’Innovazione, in cui al centro si pone l’attenzione per l’ambiente e la sperimentazione di materiali innovativi.

E’ stato l’ingegnere Alfonso Molaro, R&D specialist di Sapa, a dare voce col suo intervento alle nuove sfide dell’azienda campana che, nonostante il suo forte attaccamento al territorio, gode di un respiro internazionale che la rende la punta di diamante dell’industria automotive italiana.

In particolare, è stato presentato nel dettaglio il One-Shot® Engine Beauty Cover, già utilizzato sul modello Giulietta dell’Alfa Romeo.

Uno dei maggiori obiettivi di Sapa è ridurre i passaggi produttivi per rendere più veloce la produzione. Il cover motore realizzato col Metodo One-Shot® è l’emblema di questo processo proprio perché riduce a un solo passaggio lo stampaggio del componente, portando il tempo ciclo da 180 secondi a 60, aumentando così la produttività del 300%: componenti più leggeri, auto più leggere e una produzione a basso impatto ambientale, mantenendo eccellenti standard di qualità.

“Tornare negli Stati Uniti dopo l’esperienza di due anni fa a Detroit non è soltanto emozionante – ha detto Giovanni Affinita, executive director e membro del Consiglio di amministrazione di Sapa-: credo sia soprattutto un segno tangibile che qualcosa è stato fatto. C’è un grave ed evidente problema nel mondo dell’auto: la pressione sui produttori di componenti è altissima. Vengono richieste performance sempre più elevate a costi sempre più bassi. Questo porta a episodi come quello di Kobe Steel, in cui un’azienda storica ha falsato i dati della qualità per non essere estromessa dal mercato. Come se ne esce? L’unico modo per garantire ai consumatori finali è uscire dai vecchi metodi tradizionali non più sostenibili e puntare sull’innovazione, che garantisce gli standard di qualità elevati. Non è facile cambiare qualcosa dall’interno. Noi ci stiamo provando e la partecipazione a un evento come questo è la prova che l’innovazione del metodo One-Shot® sta ottenendo risultati apprezzati in Italia e all’estero. Il nostro obiettivo principale è di portare il metodo One-Shot® in tutto il mondo. L’accoglienza che abbiamo ricevuto finora in Germania e Stati Uniti ci fa pensare che stiamo percorrendo la strada giusta”.