Fmi, Adrian: cripto non rischio sistemico ma prepariamo legge quadro

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Roma, 16 apr. (askanews) – Nonostante i recenti forti aumenti dei criptoasset, favoriti anche dal lancio di nuove tipologie di prodotti finanziari ad essi correlati (Etp), al Fondo monetario internazionale continuano a non ritenere il settore come “un rischio sistemico”. Ma nella prospettiva che lo possa diventare l’istituzione sta lavorando assieme al Financial Stability Board a un quadro regolamentare. Lo ha riferito Tobias Adrian, direttore del Dipartimento mercati monetari e dei capitali del Fondo monetario internazionale, durante la conferenza stampa di presentazione del Gfsr.

“Non vediamo rischi sistemici in questa fase, ma lo vediamo come un potenziale rischio più in avanti. Quindi il Fmi sta lavorando assieme al Fsb per sviluppare un approccio regolamentare e un approccio macroeconomico – ha detto -. Vogliamo assicurare che i cripto asset siano regolati in un quadro di policy che contenga qualunque ricaduta per il sistema finanziario e per l’economia, quindi per contenere i rischi sistemici”.

Quanto ai recenti aumenti delle quotazioni “è difficile ovviamente capire i fondamentali che che spingono le valutazioni del Bitcoin. Un fattore tecnico che ha giocato un ruolo è lo sviluppo dei prodotti scambiati tramite Etp – ha aggiunto -. Da inizio anno c’è stato un consistente afflusso in questi investimenti tramite gli Etp” (Exchange Traded Products). (fonte immagine: Fmi).